Il balletto della sfiducia e la gara a chi ha presentato la mozione per primo...

Il balletto della sfiducia e la gara a chi ha presentato la mozione per primo…

Rosaria Brancato

Il balletto della sfiducia e la gara a chi ha presentato la mozione per primo…

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martedì 02 Agosto 2016 - 22:13

Il commissario del Pd Carbone manda frecciate a D'Alia: "siamo contenti che abbia cambiato idea rispetto a marzo e adesso voglia sfiduciare Accorinti. Lo attendiamo al tavolo che ha abbandonato mesi fa". Sulla mozione di sfiducia è una gara a chi mette il cappello per primo.

Il dibattito non è sui contenuti, perché tutti concordano sul fallimento dell’amministrazione, ma su chi ha presentato per primo la mozione di sfiducia.

Un dibattito surreale sulla sfiducia “più bella”, su chi ci ha messo prima il cappello sopra. Perché poi sul giudizio nei confronti dell’operato della squadra Accorinti i partiti, da Forza Italia all’Udc passando per Pd e Sicilia Futura, la pensano allo stesso modo.

L’ultima puntata della commedia l’ha scritta il commissario del Pd Ernesto Carbone, che a distanza di una settimana dalla presentazione della mozione di sfiducia da parte dei centristi, che l’hanno depositata al segretario generale, manda un messaggio criptico a D’Alia ingaggiando una “gara” su chi ha avuto per primo l’idea.

“Ci fa piacere che D'Alia abbia deciso di spostarsi sulla posizione espressa più volte dal PD- scrive Carbone 7 giorni dopo – che è quella di mettere fine alla amministrazione Accorinti annunciando di voler sfiduciare il sindaco- Del resto si fa più festa in cielo per un peccatore pentito che per novantanove giusti”.

Il parlamentare renziano, paragonandosi a Gesù e al Padre Celeste, ricorda al leader Udc che a causa della sua presa di distanza, nel marzo scorso quando Pd e Sicilia Futura annunciarono la mozione, è sfumata la possibilità di tornare alle urne nella tornata delle amministrative di giugno. Per la verità senza i voti del centro-destra è assai difficile che la sfiducia abbia l’ok dell’Aula, raggiungendo quota 27.

“La sua scelta di abbandonare il tavolo per la sfiducia ha fatto si che Messina perdesse la sua occasione di tornare al voto a giugno- prosegue Carbone- permettendo così a una città stanca e provata di poter rimettersi finalmente in gioco e a servizio dei propri cittadini. Speriamo che le intenzioni di D'alia siano serie e non una minaccia da sbandierare e ritirare fuori al momento opportuno”.

L’affondo finale è il sassolino rimasto nella scarpa dei Dem dal giorno della votazione sulla decadenza di Donatella Sindoni, quando i centristi si sono astenuti insieme al centro-destra, garantendo così la permanenza in Consiglio della collega e sbarrando la strada all’ingresso di Giuppi Siracusano tra le fila del Pd: “I dubbi sulla coerenza politica e sull'amore per le regole , del resto dopo l'astensione sul voto sono più che legittime. Lo aspettiamo quindi al tavolo che lui stesso abbandonò più di tre mesi fa."

Non si capisce bene quindi la posizione ufficiale dei Dem, perché da un lato sembrerebbero pronti a firmare la sfiducia, dall’altro chiedono però che D’Alia vada a Canossa e ritorni sui passi. Ma anche così, concretamente, quale mozione si dovrebbe firmare giacchè ce ne sono per tutti i gusti? Quella depositata la scorsa settimana dall’Udc o quella annunciata da Pd-Sicilia Futura-Ncd a marzo? O ancora quella depositata dal notaio a novembre da 4 consiglieri, o quella di Piero Adamo, o quella annunciata sempre a novembre dagli allora Dr?

Il copione infatti prevede questi scontri stucchevoli non sul contenuto ma sulla forma, sul cappello da mettere sopra la sfiducia.

Non appena infatti i centristi, che già ad aprile avevano annunciato, per bocca proprio di D’Alia di voler presentare la sfiducia il 2 giugno, hanno depositato 7 firme (con i colleghi Ncd), è ricominciato il balletto del “vorrei ma non posso”.

Il giorno dopo infatti il gruppo Picciolo ha glissato l’invito: “visto che noi l’abbiamo annunciata a marzo ma l’Udc non ci ha seguiti allora noi adesso, pur concordando sulla pessima amministrazione Accorinti firmeremo la sfiducia quando arriva in Aula” (cioè mai….ndr). Il centro-destra genovesiano che potrebbe sfiduciare da solo Accorinti senza chiedere firme a nessuno ma si guarda bene dal farlo, per voce del capogruppo di Forza Italia Trischitta annuncia: “concordiamo sulla pessima amministrazione Accorinti, ma firmeremo la sfiducia quando sarà approvato il Piano di riequilibrio” (cioè mai o comunque non prima del 2017 dal momento che il Pluriennale è come la tela di Penelope). Il Pd ha atteso il comportamento dell’Udc in occasione del voto sulla Sindoni per poi rinfacciare ai centristi lo “smacco” di primavera, quando si sfilarono dalla mozione per timore di dover andare sul serio alle amministrative di giugno o comunque con il rischio che il commissario lo avrebbe dovuto scegliere Crocetta (in tandem con Picciolo). Carbone e i suoi non sono entusiasti di siglare alleanze, anche solo sulla sfiducia, con chi per 2 volte di seguito e a pochi mesi di distanza (prima sulla mozione e poi sul caso Sindoni) ha dimostrato di non voler camminare insieme.

In sintesi la vera barzelletta è che tutti, a parole,si dicono d’accordo sul giudizio negativo nei confronti dell’amministrazione, ma al momento di passare ai fatti litigano sulla forma per evitare che i fatti si realizzino davvero.

“Vorrei ma non posso” è lo slogan bipartisan che continuerà almeno fino all’autunno, fino all’esito del referendum Costituzionale, quando il quadro nazionale sarà più chiaro, così come quello regionale ed a cascata anche le sorti di Messina saranno decise.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Stanno frollando ben bene Accorinti in attesa di poter rientrare in punta di piedi.
    A decidere ogni cosa è faccia da gesuita, in pieno stile andreottiano, in silenzio e senza pietà.

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  2. Stanno frollando ben bene Accorinti in attesa di poter rientrare in punta di piedi.
    A decidere ogni cosa è faccia da gesuita, in pieno stile andreottiano, in silenzio e senza pietà.

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  3. si continua a giocare al rimbalzo della palla.
    Scusate Picciolo chi ???

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  4. si continua a giocare al rimbalzo della palla.
    Scusate Picciolo chi ???

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