Un viaggio tra scienza, storia e Mediterraneo
Messina si arricchisce di una nuova istituzione culturale: il “Museo di Storia Naturale dello Stretto di Messina, nell’Area del Mediterraneo”, che oggi ha aperto ufficialmente le sue porte a Palazzo Weigert.
Il nuovo museo è stato accolto come uno “scrigno di conoscenza, unico nel suo genere”. Il suo percorso espositivo è concepito per guidare i visitatori attraverso un affascinante viaggio nell’evoluzione del territorio, intrecciando le discipline delle Scienze della Terra e delle Scienze della Vita.
“È con grande soddisfazione poter condividere con voi questa nuova realtà museale,” ha detto il sindaco, sottolineando l’importanza di questo spazio per la comunità. “Visitando queste sale, scoprirete come natura, storia e cultura si intrecciano nella nostra area, con reperti e testimonianze che ci parlano delle nostre origini e delle continue trasformazioni del Mediterraneo e dello Stretto di Messina.”
L’obiettivo del museo è chiaro: offrire un’esperienza immersiva che non solo informi, ma anche incuriosisca, emozioni e ispiri. Attraverso le sue collezioni, il “Museo di Storia Naturale dello Stretto” si propone di raccontare la ricchezza e la complessità di un ecosistema e di un territorio da sempre crocevia di eventi geologici, biologici e culturali.
Il sindaco ha rivolto un invito a tutta la cittadinanza e ai visitatori a scoprire questo nuovo polo museale, un’occasione per approfondire la conoscenza delle radici naturali e storiche di Messina e del suo mare.
“E’ stato un lungo percorso – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Culturali, Enzo Caruso – che abbiamo realizzato insieme alla prof.ssa Messina per dare lustro al nostro mare e alle sue bellezze. E’ un museo piccolo, ma vi assicuro ricco di contenuti, realizzato in pieno centro, affinché cittadinanza, turisti e crocieristi possano visitarlo gratuitamente e in assoluta comodità”.
La prof.ssa Messina ha illustrato le aree in cui è suddiviso il Polo museale. Scrigno di saperi poli-disciplinari, con “carattere di unicità”, accoglie, definisce, documenta e “narra” al visitatore le tappe dell’evoluzione del territorio del Mediterraneo e dello Stretto attraverso “reperti” costituenti le 4 aree di Scienze della Terra; Scienze Architettoniche/Artistiche/Archeologiche, correlate alle Scienze della Terra; Scienze della Vita (SubArea Zoologia e SubArea Botanica); e Scienze Antropologiche correlate alle Scienze Vitali. E’ possibile visitarlo da lunedì a venerdì, dalle ore 9 sino alle 13.






