Indagini dei Cc sull'episodio avvenuto durante un'ispezione. L'Ordine: "Non un caso isolato ma non arretriamo nella lotta alla legalità"
Cesarò- Indagano i Carabinieri sull’episodio avvenuto venerdì scorso nel comune dei Nebrodi dove un veterinario del distretto di Taormina è stato aggredito da un allevatore nel corso di una ispezione in allevamento. Il medico ne è uscito con diverse contusioni, dovrà curarsi per almeno due settimane. I militari dell’Arma della stazione montana stanno ora verificando i fatti, denunciati dallo stesso veterinario.
Condanna dell’Ordine dei Veterinari
“La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Regione Siciliana esprime la più ferma e inequivocabile condanna per la grave aggressione subita dal collega – scrive l’Ordine in una nota – Il vile atto, perpetrato da un individuo mentre il nostro collega era impegnato nello svolgimento delle sue mansioni istituzionali ha causato lesioni che testimoniano la brutalità dell’attacco. A nome di tutti i medici veterinari siciliani, desideriamo esprimere la nostra totale e incondizionata solidarietà al collega aggredito, al quale auguriamo una pronta e completa ripresa.”
Non un caso isolato
“Siamo al suo fianco in questo difficile momento, pronti a offrire ogni supporto necessario. Questo grave episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente rischio per i professionisti che operano sul territorio, in prima linea nella difesa della salute pubblica e animale. Il nostro lavoro quotidiano ci espone a realtà complesse e spesso ostili. Siamo i custodi della sicurezza alimentare, i garanti della salute degli allevamenti, le sentinelle contro la diffusione di zoonosi, e in questo ruolo ci troviamo costantemente a combattere l’illegalità, la speculazione e la disonestà. Siamo noi a denunciare le irregolarità, a imporre il rispetto delle norme, a tutelare i consumatori e gli animali. Facciamo il nostro dovere con rettitudine, rigore e un’integrità incrollabile, ben sapendo di mettere a rischio la nostra incolumità personale”, scrive la Federazione, che descrive l’aggressione come “la lampante dimostrazione di come, nel tentativo di sovvertire meccanismi illeciti radicati, i Medici Veterinari diventino spesso vittime di violenze e intimidazioni. Questi atti non ci scoraggeranno. Al contrario, rafforzano la nostra determinazione a proseguire con ancora maggiore impegno e intransigenza nel nostro percorso a tutela della collettività.”
