Ponte. "Dagli espropri al pedaggio auto 10 euro", le info della Stretto di Messina

Ponte. “Dagli espropri al pedaggio auto 10 euro”, le info della Stretto di Messina

Redazione

Ponte. “Dagli espropri al pedaggio auto 10 euro”, le info della Stretto di Messina

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mercoledì 06 Agosto 2025 - 16:08

La società comunica una serie d'informazioni dopo il via libera Cipess al progetto definitivo, tra progettazione esecutiva e piano economico-finanziario

Il tema del ponte sullo Stretto continua a dividere. Ancora di più dopo il via libera del Cipess al progetto definitivo. Nel frattempo, la società Stretto di Messina fornisce una serie d’informazioni. Dalle opere anticipate e la progettazione esecutiva agli esprospri e il pedaggio previsto “a meno di 10 euro per le autovetture”.

Lavori, progettazione esecutiva, espropri, ambiente, piano economico-finanziario

Opere anticipate entro il 2025

“Si prevede entro il 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio che sarà preparato ad ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:

– Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di cantiere con il traffico ordinario;

– Predisposizione dei campi base;

– Realizzazione dei sistemi dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;

– Potenziamento del sistema fognario;

– Bonifica ordigni bellici;

– Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi (acqua, gas, elettricità, telecomunicazioni, ecc.) per garantire il loro funzionamento durante la realizzazione dell’Opera;

– Monitoraggio ambientale ante operam;

– Indagini archeologiche e geognostiche;

– Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;

– Opere compensative ambientali”.

Progettazione esecutiva e avvio lavori

“Con l’efficacia della delibera CIPESS saranno avviati i primi lavori relativi alle Opere anticipate e contestualmente sarà avviata la progettazione esecutiva in parallelo per tutte e tre le fasi progettuali previste:

  • Fase 1 – Collegamenti stradali e ferroviari. Avvio lavori previsto maggio 2026;
  • Fase 2 – Gallerie, svincoli e le tre nuove stazioni ferroviarie. Avvio lavori previsto settembre 2026;
  • Fase 3 – Opera di Attraversamento: Torri, blocchi ancoraggio, sistema di sospensione, impalcato sospeso, Centro direzionale. Avvio lavori previsto marzo 2027″.

Il completamento lavori è previsto per il 2032.

Parrucche a Messina

Iter procedurale espropri

“Con l’approvazione del progetto definitivo dell’opera il Cipess dichiara la pubblica utilità che darà avvio graduale della fase espropriativa, in relazione alle attività di cantiere. I soggetti coinvolti dalle attività di esproprio riceveranno comunicazione diretta digitale (Cassetto virtuale/PEC) o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, che consentirà loro di presentare elementi utili per la determinazione dell’indennità. Sarà privilegiata la procedura bonaria in conformità alla vigente legislazione, con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti. A tal fine la Società Stretto di Messina si impegna a promuovere un proficuo rapporto di collaborazione tra i soggetti coinvolti.

Fermo restando che la Società Stretto di Messina ha l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti, promuovendo la procedura bonaria come soluzione primaria, resta ovviamente impregiudicato il diritto dell’espropriando di richiedere la determinazione dell’indennità, in via amministrativa, tramite una terna di tecnici (di cui uno nominato dallo stesso espropriando, uno dall’espropriante e uno dal Presidente del Tribunale Civile nel cui territorio è censito il bene da espropriare) ovvero in via giudiziale, tramite la Corte di appello competente per il Territorio”.

Piano di monitoraggio ambientale

“L’ambiente è considerato un elemento cardine nel processo progettuale, per il quale la Società ha scelto di investire molto in termini organizzativi, umani e finanziari. È stato infatti sviluppato un Piano di Monitoraggio Ambientale, quale componente tecnica essenziale che accompagna l’intero ciclo di vita del progetto. Monitora l’evoluzione delle condizioni ambientali e territoriali nelle diverse fasi del progetto, al fine di rilevare tempestivamente eventuali criticità, verificare l’efficacia delle azioni previste e fornire una base informativa solida per l’adozione di eventuali misure correttive.

Si articola in tre fasi operative:

– Ante operam, che documenta lo stato iniziale dell’ambiente prima dell’avvio dei lavori, fornendo un quadro di riferimento completo e dettagliato;

– In corso d’opera, durante la quale vengono monitorati gli effetti temporanei legati alle attività di cantiere, con l’obiettivo di gestire eventuali impatti in tempo reale;

– Post operam, in cui si osservano gli effetti dell’opera a regime, valutando la compatibilità e la stabilizzazione delle nuove condizioni ambientali.

Distingue due ambiti territoriali di monitoraggio:

  • Aree di cantiere: Riguardano le zone immediatamente interessate dai lavori, con una fascia di monitoraggio estesa fino a 500 metri. L’obiettivo è intervenire rapidamente in caso di effetti ambientali critici o non previsti.
  • Area vasta: Copre un territorio molto più ampio: circa 43 km² in Sicilia, 15 km² in Calabria, e oltre 1.600 km² di area marina. Include aree ad alto valore naturalistico come SIC e ZPS. Il suo scopo è analizzare in modo sistemico e prolungato gli effetti ambientali e sociali su scala territoriale più ampia”.

Costo, Piano Economico Finanziario e tariffe

“Il valore aggiornato dell’investimento, a valle della avvenuta definizione degli atti aggiuntivi con tutti i diversi affidatari, resta confermato a 13,5 miliardi di euro, interamente coperti dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2024 e dall’aumento di capitale della Stretto di Messina pari a 370 milioni sottoscritto nel 2023 dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il Piano Economico Finanziario conferma la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa. L’intero investimento, al netto dei contributi pubblici previsti, risulta ammortizzato entro la scadenza della concessione (2062). Il capitale sociale viene rimborsato integralmente, con un rendimento in linea con il costo della provvista pubblica.

Per quanto riguarda i pedaggiamenti per il traffico veicolare, sono state individuate tariffe ottimali che garantiscono l’equilibrio economico-finanziario della concessione e, al contempo, promuovano la continuità territoriale tra Sicilia e Calabria. Il richiamato sistema di finanziamento dell’opera ha consentito di sviluppare un’ipotesi di piano tariffario sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento dello Stretto di Messina pur garantendo nel periodo di esercizio dell’Opera l’integrale copertura deicosti operativi e degli investimenti in manutenzione straordinaria.

In particolare, ad oggi, al netto dell’adeguamento all’inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti. La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell’apertura al traffico del ponte”.

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12 commenti

  1. Pedaggio a 10 euro stimato almeno 10 anni prima della realizzazione.
    Qua siamo e non solo per il pedaggio.

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  2. si sicuramente lo prenderò il ponte….. un pedaggio “inferiore a 10 euro” per fare 3 km…. ma per favore….. chi sarebbe quell’idiota che non prenderebbe la caronte a 2,50? andrà a finire che ci obbligheranno a prendere il ponte per passare dall’altra parte…. scommettiamo???

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  3. Finalmente si comincia !!!!!! Era ora !!

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  4. Putroppo ci è voluto un ministro del Nord per avviare questo grande progetto. In passato i nostri politici meridionali hanno dormito pensando solo ai propri interessi personali.Un grazie anche all’onorevole Germanà che ci ha creduto e si è speso tanto.

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  5. Calma……ce ne vorrà di tempo prima dell’inizio dei lavori……ancora c’è il parere della Corte dei Conti……che farà proprio conti alla mano e vedrà che sarà da pazzi spendere tutti questi soldi…….ancora ne passeranno di mesi di settembre……chissà quanti settembre passeranno…….
    L’opera si vedrà forse non fra 7 anni, ma mettiamoci uno Zero….tra 70anni

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  6. Alessandro Orlando 6 Agosto 2025 21:11

    Ai tanti entusiasti: lo sapete che, se per qualsiasi motivo il ponte non si potrà fare, alle ditte coinvolte daremo 1,5 miliardi di euro?
    Delle nostre tasse

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  7. S, Germanà si spende per lui e per i suoi amici.
    Se crede, Gianni che lo farà per lei o per noi si sbaglia di grosso.
    Salvini non ha mai concluso nulla in carriera politica.
    Cosa spinga lei ad essere così fiducioso è un mistero di pura fede secondo me.
    I trascorsi dei suoi idoli dicono tutto il contrario di quanto lei si attende con tanto entusiasmo.
    Io non credo agli asini volanti.

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  8. la tariffa di meno di 10 Euro in macchina,per transitare sul Ponte è PIENAMENTE in linea,se non più economica,con le tariffe di altri Ponti od altro ben più brevi del Ponte sullo stretto,di altri Paesi Europei…….se per esempio doveste recarvi in Austria sappiate che siete costretti ad usare il Ponte più alto d’Europa,Europa Bruecke,il cui costo è attualmente di circa 10 Euro……

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  9. Peccato che il ponte in Austria esista già come la sua tariffa.
    Una proiezione da qui a dieci anni (se tutto va bene) è risibile in qualunque campo, specie in quello infrastrutturale dove notoriamente i costi lievitano.
    Le consiglio di guardare la trasmissione di Gabanelli sulla storia del ponte così come le consiglio di ascoltare Francesca Albanese su altri temi.

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  10. Per favore date a Ciucci la possibilità di proggettare anche la pista ciclabile ………che attraversi il ponte…….
    stefano

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  11. …….i suoi consigli tendenti SOLO a SINISTRA li dia ai suoi SIMILI…….lei,insieme ai suoi compari ANARCHICI OLTRANZISTI,siete la ROVINA del PROGRESSO………

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  12. Epicuro lei è monolitico.
    Discutere con lei non ha senso.
    La colpa è mia.
    Buono sfogo.

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