A perdere la vita una ragazzina di 15 anni e 8 feriti. Lo smottamento causato dal distaccamento di un costone roccioso
Ancora paura e dolore, ancora a causa di una violenta frana, risultato del selvaggio dissesto idrogeologico del territorio italiano, verificatasi questa mattina nell’isola di Ischia, nella zona del porto di Casamicciola, e che ha provocato una vittima e 8 feriti. Ad aver perso la vita una ragazzina di 15 anni, Anna De Felice, nei cui polmoni i medici hanno ritrovato acqua e fango. A nulla sono valsi i soccorsi e il massaggio cardiaco che le è stato praticato. Si teme che anche un’altra ragazza sia dispersa. Almeno una cinquantina, secondo i vigili del fuoco immediatamente intervenuti sul posto, le auto coinvolte, molte delle quali però ferme in parcheggio e dunque vuote. Numerose anche le vetture finite in mare o rimaste sepolte dal fango.
La frana è stata causata dal distaccamento di un costone roccioso del monte Epomeo. La zona dello smottamento è accessibile soltanto via mare e questo complica le operazioni di soccorso. Particolare, quest’ultimo, che non può non portare alla mente le concitate fasi di salvataggio nei villaggi di Messina sud, in particolare a Scaletta anch’essa raggiungibile solo dalle motovedette della guardia costiera, o a Giampilieri Superiore dove i soccorritori hanno dovuto scavare con le mani prima di poter raggiungere il centro abitato. Senza considerare Molino e Altolia, frazioni raggiunte dopo ben 36 ore.
Tra i feriti di Ischia c’è anche una bimba di 3 anni, ricoverata all’ospedale Rizzoli dell’isola: la piccola non è stata trasportata a Napoli. Il bambino disperso di 6 anni, Arnaldo Maio, è stato ritrovato in buone condizioni. Per fronteggiare l’ emergenza, è stata istituita una unità di crisi presso i vigili urbani di Casamicciola, in piazza delle Scuole. Il consiglio comunale di Casamicciola è pronto a chiedere lo stato di calamità naturale, mentre la giunta regionale della Campania, riunita in seduta straordinaria, ha stanziato un primo finanziamento di un milione di euro per gli interventi di emergenze e messa in sicurezza.
Profondo dolore è stato espresso dal capo dello Stato Giorgio Napoletano, rabbia invece dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha affermato: «Fino a quando non si fa manutenzione del territorio e di messa in sicurezza di tutto il nostro ambiente continueremo a dover subire questo genere di situazioni». Parole, anche queste, che abbiamo purtroppo imparato a conoscere a nostra spese e che, con il senno di poi, risuonano come il solito “ritornello”.
(foto Ansa.it)
