Il provvedimento del Tribunale del Lavoro che accoglie le ragioni dell'insegnante vittima di "demansionamento"
Messina – Dovrà tornare a insegnare la docente messinese che ha fatto causa alla Savio 4.0, la società che gestisce l’istituto Domenico Savio, per demansionamento. La giudice del Lavoro Valeria Totaro le ha dato ragione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Vincenzo La Cava. “Va ordinato alla Savio 4.0 cooperativa sociale di riassegnare alle mansioni precedentemente svolte, quantomeno per le n. 10 ore di lezione già affidatale per l’anno scolastico 2024/2025 per l’insegnamento nella classe I (ora II) non interessata dall’accorpamento delle materie di italiano, storia e geografia”.
Il ricorso
L’insegnante aver prestato servizio nell’anno scolastico 2024-2025 per 22 ore settimanali e dopo una riorganizzazione interna, a settembre, era stata destinata alla progettazione e destituita di fatto dall’insegnamento. “La datrice di lavoro aveva deciso di sottrarle tutte le ore di insegnamento, attribuendole alle docenti, sulla base della sua presunta volontà di recedere dall’incarico, in realtà mai formalizzata”. Lei lo aveva scoperto tramite un messaggio ai genitori sulle chat di istituto e le docenti che l’hanno sostituita erano state selezionate per anzianità di servizio e senza valutazione dei titoli”. Di fatto era stata “messa fuori” dalla scuola ed era rimasta senza stipendio dal luglio scorso.
Il provvedimento
Un provvedimento illegittimo, secondo il Tribunale del Lavoro di Messina, che ora ha ordinato che le ore di insegnamento le vengano riassegnate. Il Savio si era costituito in giudizio assistito dall’avvocato Santi Delia.
