Il lavoro avviato parecchi mesi fa dall'assessore al ramo Bisignano, frenato dalla dispersione della documentazione tra i vari uffici e unità operative dell'Ente. Ecco le -ultime arrivate-
Nel momento in cui il lavoro sembra essere completato, salta fuori qualcosa di nuovo. Stiamo parlando della vicenda divenuta ormai quasi surreale delle Partecipate della Provincia Regionale di Messina. L’assessore al ramo Michele Bisignano ha da tempo avviato un screening per avere un quadro completo di tutti gli enti, consorzi, associazioni e soggetti di qualsiasi natura alle quali l’Ente economicamente o patrimonialmente concorre.
Un lavoro che culminerà con una relazione finale che verrà posta all’attenzione del consiglio, organo attraverso il quale bisognerà necessariamente transitare per portare a termine quel processo di abbandono e allontanamento dalle società dall’utilità dubbia.
Solo qualche settimana fa l’assessore si dichiarava fiducioso sull’ultimazione del lavoro, rilevando come diverse società che inizialmente non avevano risposto, stessero pian piano dando riscontro ai solleciti dell’ente circa le notizie inerenti la partecipazione della Provincia, la rendicontazione della situazione economica e i risultati ottenuti dagli stessi. A lasciare -aperta la ferita- restano però ancora oggi una molteplicità di atti e certificati smarriti nei vari uffici. Sorprese dietro l’angolo che hanno di molto diluito i termini di conclusione del lavoro. Nei mesi scorsi così, come oggi.
Succede così che la Provincia -scopre- di versare una quota come sostegno economico alle attività della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella dal 2006, fino a quell’anno certamente versate come da convenzione. L’intero fascicolo però, è in possesso dell’Unità Operativa -Cultura-. Un legame le cui basi fino ad oggi non sono state accessibili all’assessorato esistono anche con il Centro Neurolesi, così come da deliberazione di giunta n.2437 del 2.1.1996 in cui si fa riferimento alla deliberazione n.129 del 2.12.1994 di adesione al Centro (che si trova in archivio generale). E’ però la delibera n.1415 del 29.11.2000 quella con la quale si rinnova la convenzione con il Centro. L’intero fascicolo si trova nelle carpette dell’unità operativa servizi sociali, così come quello della “Intercenter Messina”, Centro Internazione di ricerche e studi sociologici, penali e penitenziari.
Due delibere sanciscono adesioni ad altrettante associazioni create con l’obiettivo di stimolare la cooperazione e lo sviluppo dell’area mediterranea. Il progetto -Arco Latino-, per il quale, come da delibera di giunta n.217 del 27.06.2002, l’Ente stanzia circa 4mila euro. Ed il progetto -Tecla-, per il quale l’ente continuerebbe a fornire un contributo di oltre 10mila euro nonostante nella delibera di giunta n.264 del 16.12.2004 sia dichiaratamente precisato che l’accordo vale solo per il 2005 salvo successive delibere, che sembrano non essere state prodotte. Entrambi i fascicoli si trovano in possesso dell’Unità Operativa -Europa-.
Sono solo gli ultimi casi di un processo lungo, ancora decisamente lontano dalla sua fase conclusiva. La volontà dell’Amministrazione, le sollecitazioni provenienti da più parti politiche (vedi articoli correlati in basso), la necessità di dover mettere ordine in un settore da anni abbandonato a se stesso si scontra purtroppo con il menefreghismo di chi, nonostante fosse al corrente dell’operazione in corso, ha -pensato bene- di non contribuire.
