E’ stato deciso ieri in commissione Lavori pubblici. E dal congresso nazionale della Cgil arriva un nuovo no «ad un’opera inutile e dannosa»
Riflettori puntati e lenti d’ingrandimento sul Ponte sullo Stretto. L’unica opera al mondo che ha scatenato polemiche già 50 anni prima che ne iniziassero i lavori (in realtà non ancora partiti). Ieri pomeriggio la commissione Lavori pubblici del Senato, presieduta dal senatore del Pdl Luigi Grillo, ha approvato la proposta di avviare un’indagine conoscitiva sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, il cui programma sarà definito in un prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi parlamentari, ed inviato al presidente del Senato per l’approvazione. Nei prossimi giorni Grillo definirà il programma delle audizioni da svolgere e degli eventuali sopralluoghi da effettuare, insieme ai rappresentanti dei vari gruppi. Dunque la commissione ha dato mandato a Grillo di richiedere alla presidenza del Senato l’autorizzazione allo svolgimento dell’indagine conoscitiva in questione, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento.
E a proposito di Ponte, il congresso nazionale della Cgil, svoltosi nei giorni scorsi a Rimini, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di cui sono i primi firmatari i dirigenti della Cgil Calabria Mario Sinopoli e Massimo Covello. «La Cgil dopo anni di riflessioni ed approfondimenti – si legge nel documento diffuso stamane dalla Cgil calabrese – è addivenuta consapevolmente alla posizione di considerare il Ponte sullo Stretto -un’opera inutile e dannosa-. Tale posizione è opportuno ribadirla oggi per non dare nessun margine di equivoco al Governo ed a quelle forze speculative che guardano a questa -grande opera- come un’occasione di business. Ha ragione Don Ciotti:-Il ponte oggi e nel domani rischia di unire non due coste ma due cosche-. Sono tantissime le indagini che hanno fatto rilevare l’interesse che Cosa nostra e la ndrangheta coltivano per questa opera. Il Mezzogiorno, ma l’intero Paese, – si legge ancora – ha bisogno di normali opere infrastrutturali; ha bisogno di reti di servizi: idriche, energetiche, telematiche, di comunicazione;ha bisogno di un piano per la messa in sicurezza del territorio, delle aree urbane, contro il rischio sismico; ha bisogno di un piano di difesa idrogeologica ed ambientale. Per questi motivi – è scritto – il congresso della Cgil nazionale ribadisce il proprio no al ponte».
