Intervista al viceministro. Si ufficializza martedi all'Ars
Tutto è pronto per la nascita del quinto gruppo (gli attuali sono Pdl, Mpa, Udc e Pd) all’interno dell’Ars. Martedi il battesimo del gruppo di Gianfranco Miccichè che in questi giorni ha lavorato intensamente in tal senso. «Ritenevamo che fosse il partito nazionale a sistemare la questione qui in Sicilia, ma non è stato fatto per mancanza di capacità o di interesse – afferma – e quindi ecco la decisione di staccarci. Puntualizzo che il presidente Berlusconi rimane il nostro leader e continuiamo ad avere assolutamente la linea del centrodestra italiano, ma serviva uno choc per fare capire a tanti quello che sta succedendo». E Miccichè ha concluso: «Mi auguro che la politica sappia ritrovare la compattezza».
Sulla situazione del Pdl in Sicilia, dove il Partito del Sud sarebbe -benedetto anche dal leader di An-, Ignazio La Russa risponde: «Non mi pare che Fini faccia l’abate o il prete. Gli è stata comunicata la notizia e ne ha preso atto. Non mi pare che si possa considerare Fini dietro questa operazione. Quello che è sicuro è che in Sicilia c’è un ritardo del partito e questa è l’unica giustificazione che riconosco a quella scelta che altrimenti giudicherei scellerata. Dunque – conclude La Russa – rispetto a questo ritardo penso che si tratti di rimboccarsi le maniche, per cercare di operare in maniera condivisa.
