Sotto la Cupola non c'è spazio per la Legge

Sotto la Cupola non c’è spazio per la Legge

Sotto la Cupola non c’è spazio per la Legge

giovedì 14 Gennaio 2010 - 11:48

Ritorna il maestro del brivido, Stephen King, con un romanzo monumentale: The Dome

Immaginate che d’un tratto un’enorme cupola trasparente, fatta di un materiale sconosciuto e praticamente indistruttibile, piombi su una contea del Maine, isolandola totalmente dall’ambiente circostante. Questo è quello che accade a Chester’s Mill la mattina del 21 ottobre e il re del brivido, alias Stephen King, si prende le prime quaranta pagine del suo nuovo romanzo The Dome(Sperling & Kupfer; pp.1037 €23.90), sospendendo il trascorrere del tempo, per illustrare con dovizia di particolari (e di sangue) cosa comporta l’improvvisa apparizione di una barriera trasparente: Non solo le linee elettriche tranciate di netto ma soprattutto svariati incidenti stradali mortali, una collisione aerea, arti tranciati e ovviamente molto, comprensibile, panico. Chi è dentro rimarrà dentro e chi è fuori, come quasi tutte le autopompe dei vigili del fuoco, resterà fuori. Con le dovute conseguenze.

Il terrore dell’ignoto diventa subito tangibile, ben presente sulla pagina, attirando il lettore dentro questo romanzo dalle monumentali dimensioni anche se lo stesso King, in un’interessante nota finale, afferma che prima dell’intervento deciso dell’editor, le dimensioni erano notevolmente superiori visto che somigliava ad un dinosauro. King dopo un paio di bei romanzi dal taglio più intimista – La stanza di Lisey e Duma Key – riparte da una delle prime lezioni dei corsi di scrittura creativa: partire da una situazione ai limiti del paradosso e vedere cosa accade. Prendete una comunità dei giorni nostri, escludetela dall’esterno, toglietele l’energia elettrica e il telefono e vi troverete ben presto invischiati in una spietata lotta per prendere il potere, un confronto inevitabile fra i personaggi buoni (Dale Barbara su tutti) e i tanti negativi (Jim e Junior Rennie spiccano per crudeltà) dove la violenza la farà ben presto da padrona. Un Signore delle Mosche aggiornato e “civilizzato”in pratica, dove c’è grande attenzione per la costruzione delle psicologie dei personaggi principali.

Ovviamente la vita fuori dalla cupola non si ferma e i media sono molto incuriositi dall’evento ma data la natura più che sospetta dell’evento anche l’esercito sarà protagonista del romanzo anche se, vedendo come si comportano sulla pagina e i tentativi di risolvere la vicenda, difficilmente le forze armate saranno ai primi posti del gradimento di King. Ma come se non bastasse l’uomo, una strana epidemia di attacchi epilettici sta aggredendo i bimbi della contea e tutti, delirando, recitano una profezia dai toni inquietanti.

Probabilmente vi starete chiedendo perché King ha scritto un romanzo che parte dallo spunto del film dei Simpson. Bene, lo stesso romanziere spiega che aveva cominciato a scrivere questo libro nel lontano ’76 ma c’erano troppi aspetti ambientali che non riusciva a tenere sotto controllo e così, grazie all’aiuto di un consulente fidato, lo ha ripreso in mano, portando sulla pagina ben 67 personaggi e corredando il tutto con una precisa visuale fotografica – stile satellitare – dell’area trattata.

Ritorna il King de L’ombra dello scorpione, alternando violenza splatter con l’intrigo e la cospirazione più affine al thriller. Cosa aspettate ad entrare sotto la Cupola?

Titolo: The dome

Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 1037

Prezzo: €23.90

Traduzione italiana a cura di Tullio Dobner

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