Gli studenti chiedono che venga fatta piena luce sull'esatta dinamica dell'accaduto
La dinamica dell’aggressione avvenuta la notte del 2 giugno (vedi articolo correlato) ai danni di un gruppo di agenti di polizia da parte di alcuni ragazzi presente nella piazza della Cattedrale, sta destando numerose polemiche proprio rispetto alla ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine. Sulla questione, infatti, dopo la nota inviata da Sinistra e Libertà, giunge l’intervento dell’Udu (Unione degli universitari): “La notizia che racconta di lanci di bottiglie e chitarre ai poliziotti per mano di ragazzi – scrive la presidente Oriana Puglisi – appare troppo discordante rispetto alle testimonianze pervenuteci da alcuni studenti universitari presenti a P. Duomo la notte dell’accaduto”.
Secondo la posizione sostenuta dall’Udu, infatti, la dinamica dell’aggressione potrebbe aver avuto un andamento inverso: “Secondo queste testimonianze, ad aggredire sembra siano stati i poliziotti, armati di bastoni e intimando anche con una pistola ad altezza uomo. Tra le persone colpite, anche uno studente erasmus di nazionalità spagnola. I giovani – continua la Puglisi – dicono di non aver assolutamente risposto con lanci di bottiglia, chitarra e quant’ altro, ma anzi di essere stati minacciati e malmenati da alcuni agenti in borghese”.
E’ alla luce di queste testimonianze che l’Udu Messina chiede alle autorità competenti di fare chiarezza sull’ accaduto, non è possibile che un momento di allegria e di divertimento nella piazza più importante della città degeneri in eventi spiacevoli come questo.
