Lavori sospesi sino al 23 agosto. Ma per approvare il documento economico – finanziario i consiglieri hanno impiegato più di 9 ore
La lunga maratona necessaria per votare il bilancio previsionale 2010/2011 alla fine ha dato ragione all’amministrazione comunale.
Il documento economico – finanziario ha incassato il -sì- del Civico Consesso con 23 voti favorevoli e 14 contrari. L’approvazione dell’atto di delibera predisposto dall’assessore Orazio Miloro è arrivata a conclusione di una seduta lunga ed estenuante durate ben 9 ore e caratterizzata da polemiche sia di natura giuridica – legate essenzialmente al ritardo nella trasmissione del bilancio, completo anche della relazione dei revisori dei conti, che ha comportato il commissariamento e ha di fatto impedito ai consiglieri di esaminare nel dettaglio l’atto finanziario, alterando altresì i termini stabiliti dalla legge per la presentazione degli emendamenti – che di natura politica. Con i due consiglieri di centro-destra, Giuseppe Melazzo (Il Centro con D’Alia ) e Nello Pergolizzi (Pdl area Briguglio) più agguerriti che mai e firmatari di 18 emendamenti, che evidenziavano le discrasie nelle cifre iscritte in bilancio ma che sono stati tutti repinti dalla maggioranza, con l’astesione dell’Udc, ed accolti dal Pd, insolitamente unito e compatto.
La linea Miloro – Buzzanca vince, dunque, per il momento su quella Melazzo-Pergolizzi . Il bilancio passa e tra meno di un mese sarà già tempo di assestamento.
La manovra finanziaria varata dall’amministrazione comunale ammonta a 571 milioni di euro e come quelle precedenti si basa ancora una volta sulle entrate, negli anni rimasti in gran parte sulla carta, delle dimissioni degli immobili. La cifra che il Comune prevede di incassare è di 19 milioni di euro.
Una delle novità più importanti di questo bilancio riguarda i servizi sociali, settore per il quale sono stati stanziati 22 milioni di euro, 3 in più del 2009 (quando a 19 milioni, però, si giunse solo dopo la manovra di assestamento). Confermati 37 milioni di euro per la gestione dei rifiuti, con Ato3 e Messinambiente che ancora una volta dovranno trovare un punto d’incontro sulla relativa convenzione che vige tra le due società. I disavanzi delle partecipate, che in generale hanno totalizzato un importo di 1,6 milioni di euro, sono stati coperti come previsto dalla legge. Discorso a parte merita l’Atm: 13 i milioni stanziati come contributo annuale, poco meno di 700 mila euro la perdita coperta, relativa al solo consuntivo 2008, in attesa di avere un quadro chiaro e completo della reale situazione debitoria. La quale verrà coperta, nelle intenzioni dell’amministrazione, in fase di assestamento di bilancio, a fine autunno, dopo che l’Atm avrà prodotto il “bilancio straordinario” richiesto con gli effettivi debiti (ad oggi si parla di un “rosso” di 51 milioni di euro, compresi 11 milioni di Tfr).
E’ stato inoltre previsto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo di circa 17 milioni a copertura dei debiti fuori bilancio riguardanti spese in conto capitale «al fine di evitare ulteriori aggravi di spesa a carico dell’Ente».
Non sono state, per il momento, conteggiate le eventuali risorse in entrata che giungeranno dagli incassi dell’Ecopass, cifre che sono finalizzate, come da ordinanza, al settore della mobilità urbana .
