Domani alle 17 presso la saletta commissioni di palazzo dei Leoni, la Rete verde di Ecologia sociale di Messina invita amici, compagni, simpatizzanti e cittadini all’incontro con Giuseppe Restifo (nella foto), candidato all’Ars nella lista -Rita Borsellino – la Sinistra l’Arcobaleno-

“L’incontro, oltre a presentare la candidatura e il progetto politico da cui essa scaturisce – spiega Restifo – vuole essere un momento di ulteriore riflessione sui temi e sui valori che caratterizzano la nostra azione politica e sulle strategie da adottare anche in vista delle prossime elezioni amministrative comunali e provinciali. A cominciare dal contrastare il senso comune neoliberale-liberista e praticare un modo diverso di far politica: questo è il significato del nostro impegno in questo momento, anche in periodo elettorale-.

“Al prestigio che storicamente l’ha caratterizzata la sinistra deve sapere tornare: se la politica è piccolo cabotaggio, sottogoverno e intrallazzo, i siciliani sceglieranno i professionisti di questo modo di far politica che abbondano nei partiti di destra e di centro. In molti casi la sinistra ha condotto battaglie in nome di un’aspirazione irrealizzabile; magari eroiche, ma con l’inconveniente di risultare alla fine perdenti. Così come sono state di solito assai meno eroiche e altrettanto perdenti le lotte piene di realismo ma senza principi-.

“Anche oggi entrambe le tentazioni sono forti e diffuse: vi è chi si arrocca e si isola in adamantina coerenza, dando spazio con l’astensione al processo -americano- teso come una trappola da quei signori politicanti che tante ce ne hanno fatte da far venire il disgusto e spingere ad auto-escludersi dal voto; vi è poi chi è disposto a qualsiasi compromesso, tanto non c’è niente da fare. Noi pensiamo invece che un programma e una pratica della politica della sinistra possano esistere, che sia possibile precisare alcuni obiettivi, che da una parte siano tali da definire un assetto della società -di sinistra-; ma dall’altra siano praticabili. Ci riferiamo alla solidarietà e al suo accrescimento attraverso istituzioni cui i cittadini partecipano e che riconoscono come proprie, alla tutela del lavoro e dei lavoratori come principio fondante della vita collettiva, alle centralità ambientali e delle politiche di garanzia del reddito e di buon governo: Ricollocare il lavoro al centro della politica e dell’economia; Elaborare una politica di governo del territorio, di tutela dell’ambiente, dei beni culturali, fondata sull’interesse generale, inteso come controllo e acquisizione dei beni comuni a favore della collettività. Questo è ormai esplicitamente nei primissimi posti delle agende sia nazionali che internazionali: un programma di sinistra nella nostra Regione non può non proporre l’approvazione di una legge attuativa della Costituzione in materia di beni comuni (acqua, paesaggio, aria pura, energia); La creazione di un sistema universale di assicurazione; La promozione a tutti i livelli della democrazia; Un intervento positivo sul sistema educativo: assolutamente necessario se si considera che il sistema scolastico è strutturato secondo un’ottica classista; Una politica redistributiva, che non si esaurisca nella riduzione dei privilegi; Una politica di pace: una Regione collocata al centro del Mediterraneo deve avere un ruolo positivo; Lotta contro la mafia, perché tutti gli obiettivi sono irraggiungibili senza questa premessa-.