Messe sotto chiave imprese di costruzioni ed alberghiere ed il sito on line Normanno. A gennaio gli erano già stati sequestrati beni per 25 milioni
Ancora un sequestro di beni è stato eseguito dalla DIA all’imprenditore di Gioiosa Marea, Francesco Scirocco. Dodici milioni l’ammontare dei beni congelati in questa tranche dopo i 25 milioni messi sotto chiave il 21 gennaio scorso. Scirocco, secondo gli inquirenti, sarebbe stato una sorta di sbriga faccende di Cosa Nostra. L’imprenditore avrebbe gestito gli appalti pubblici e privati per conto dell’organizzazione criminale, favorendo l’aggiudicazione delle gare ad imprese in odore di mafia. Mesi di indagini hanno indotto gli inquirenti a fargli attorno terra bruciata congelando una ricchezza che sarebbe stata accumulata in maniera illecita.
La Dia gli ha sequestrato le partecipazioni in alcune società nei campi dell’editoria e della cantieristica, per un valore di 12 milioni di euro. A firmare il decreto la prima sezione penale del Tribunale di Messina su richiesta del Procuratore Capo di Messina Guido Lo Forte e del sostituto della Dda Vito Di Giorgio. A far scattare il nuovo sequestro le indagini seguite al primo provvedimento, quello del gennaio scorso. Nel corso di una perquisizione nel suo ufficio gli uomini della Dia trovarono i timbri di alcune società. Da lì non è stato difficile scoprire che Scirocco era socio occulto delle imprese intestate a terze persone.
In particolare è stato sequestrato l’intero capitale sociale ed il compendio aziendale della società “Normanno Edizioni srl” che pubblica il quotidiano on line messinese “Normanno”; la “I.S.M.A. Costruzioni srl”, con sede amministrativa a Barcellona che si occupa di lavori pubblici e privati, d’ingegneria civile ed impianti elettrici, la “Product Mangement srl” con sede legale a Saponara che si occupa di gestione alberghi e night club; la “Modimar srl” con sede legale a Cancello ed Amone in provincia di Caserta che si occupa di costruzioni edilizie e la “Consortile Portuale Scarl” con sede legale a Capo d’Orlando che sta realizzando la diga foranea del porto di Licata, in provincia di Agrigento.
