Uno sportello di accoglienza per gli immigrati. Sarà realizzato e messo in rete entro il 15 luglio, riunendo così tutte le realtà regionali che operano nel settore dell’accoglienza. Il progetto è stato presentato oggi a Palazzo dei Leoni.
E’ stato illustrato stamattina a Palazzo dei Leoni il workshop “Esperienze e buone prassi in Sicilia, servizi in rete per gli immigrati”. Un lavoro che rientra nel progetto di integrazione dei cittadini dei cosiddetti “paesi terzi”, promosso dal Ministero degli Interni con la supervisione dell’Unione Europea. L’incontro è servito per lanciare il progetto della realizzazione di uno sportello in rete, per un modello di accoglienza integrato con le esperienze di tutte le realtà siciliane. Il servizio dovrebbe essere attivato entro il 15 luglio. Nel corso della conferenza stampa, la dottoressa Maria Carmela Spartà, che ha presentato il progetto, ha illustrato le metodologie di intervento e i risultati di quelli già attivi a Catania, in collaborazione con l’università degli studi etnea, soprattutto grazie alla cattedra di psicologia sociale che porta avanti delle ricerche anche nei centri di accoglienza. La dottoressa Battiato, assistente sociale del comune di Messina, ha illustrato, invece, i momenti in cui anche l’amministrazione messinese è stata messa duramente alla prova e chiamata a confrontarsi con il problema dell’immigrazione, soprattutto nell’ambito delicatissimo dei minori non accompagnati. La dottoressa ha ricordato, infatti, le due ondate di emergenza del 2007 e dell’anno scorso. Nel 2007 si è verificato uno sbarco anomalo sulle coste della provincia di Messina, con la presenza di ben quarantacinque minori. Mentre nel 2011 si è dovuta affrontare l’emergenza araba, che ha portato a un progetto di accoglienza, durato ufficialmente dal 12 febbraio al 13 dicembre.La Battiato, oltre ad aver sottolineato che gli sbarchi continuano anche se non se ne parla più, ha messo in evidenza come gli interventi di assistenza, tra mille difficoltà, siano andati a buon fine. Anche con l’aiuto di diverse realtà cittadine, come l’Arci Thomas Sankara che ha assistito legalmente i minori grazie all’intervento dell’avvocato Carmen Cordaro. Le difficoltà degli immigrati sono legate soprattutto alla lingua, gli sportelli e la loro unione in una rete comune può dare risposte e aiutare chi ne ha bisogno.