È partita dal controllo dei crediti Iva esposti nelle dichiarazioni annuali relative al 2003 l’inchiesta che ha portato l’Agenzia delle Entrate alla scoperta di una maxi frode da circa tre milioni di euro a Mistretta.
L’ideatore della truffa è un commercialista che in poco tempo ha ampliato la lista dei propri clienti creando a loro vantaggio crediti d’imposta illegittimi. I sospetti sono sorti grazie alla collaborazione degli addetti ai servizi al contribuente dell’ufficio delle Entrate che hanno constatato la presenza di richieste di sgravio con compensazioni mediante crediti d’imposta rilevatisi inesistenti e dalle incongruenze riscontrate dal confronto tra la comunicazione e la dichiarazione annuale Iva. I funzionari dell’Ufficio di Mistretta hanno selezionato circa un centinaio di situazioni fiscali tutte riconducibili all’attività del commercialista che nella maggior parte dei casi risultava essere rappresentante legale, intermediario o depositario della contabilità dei soggetti individuati. Dai controlli effettuati sono emerse gravi irregolarità quali utilizzo di fatture inesistenti, contraffazione delle scritture contabili, infedeltà delle dichiarazioni e applicazione di aliquote Iva inferiori a quelle effettive.
(foto Dino Sturiale)