Fino al 26 maggio la scuola in mostra alla Biblioteca regionale

Fino al 26 maggio la scuola in mostra alla Biblioteca regionale

Redazione

Fino al 26 maggio la scuola in mostra alla Biblioteca regionale

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mercoledì 24 Maggio 2023 - 19:19

Nell'ambito della "Primavera pedagogica", la presentazione mercoledì 25 alle 9 di un excursus storico tra quaferni e diplomi

MESSINA – Nei locali della biblioteca regionale “Giacomo Longo” di Messina è in corso una mostra intitolata “A quadretti o a righe….Copertine, quaderni, attestati, diplomi e monografie”, con prezioso materiale documentario e librario che delinea un percorso di vita nell’ambito scolastico dei secoli XIX e XX. fruibile dal 22 al 26, solo in orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 13,00 e il 26/05 anche in orario pomeridiano dalle 17,30 alle 19,30. Le collezioni esposte offrono una rassegna assai interessante per comprendere l’evoluzione della didattica scolastica e del ruolo pedagogico degli insegnanti.

La mostra, allestita a cura delle funzionarie direttive Pina Asta e Amelia Parisi, sarà presentata mercoledì 25 maggio, alle ore 9, dalla direttrice della Biblioteca Tommasa Siragusa. Il tutto nell’ambito della “Primavera pedagogica”.

La primavera pedagogica

Dal 22 al 27 maggio 2023 si tiene infatti la prima edizione di questa “Primavera pedagogica”, un’iniziativa, coordinata scientificamente da Caterina Sindoni, ordinaria di Storia della Pedagogia del Cospecs Unime, che prevede cicli di lezioni, laboratori e approfondimenti tematici di carattere educativo, promossi dai ricercatori e dai docenti operanti nei settori pedagogici dell’Università degli Studi di Messina. Le attività proposte sono rivolte a studenti universitari, educatori, pedagogisti, insegnanti, genitori e a chiunque sia interessato a questioni di carattere educativo e sono patrocinate dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti, dal Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa (CIRSE), dalla Società Italiana di Pedagogia (SIPED), dalla Società Italiana di Pedagogia generale e sociale (SIPEGES), dalla Società Italiana di Pedagogia Speciale (SIPES) e dal Centro Italiano di Ricerca Pedagogica.

La collezione di libri

L’Istituto possiede numerosi libri di didattica italiana e straniera, raccolti soprattutto nel “Fondo Bongiovanni” – 240 monografie, 43 miscellanee registrate nei registri topografici- con moltissimi documenti di valutazione che riepilogano i risultati scolastici, per singole materie, degli allievi delle scuole primarie dei tempi passati, i loro quaderni delle esercitazioni con bellissime copertine: un prezioso dono, oggetto di una rassegna bibliografica nel 2013 che ha riscosso notevole interesse. Nell’aprile del 2021, in occasione dell’evento promosso dall’UniMe “Maestre e maestri d’Italia”, fu realizzata, con un contributo della direttrice Tommasa Siragusa, una nuova mostra espositiva sull’ argomento pedagogico, con focus sull’attività didattica dei docenti delle scuole primarie, in piena pandemia, e pertanto fruibile solo on line nei nostri canali social.

Tra i testi esposti “Il compimento al sillabario” di G. Pantò, il “Manualetto di Ginnastica”, redatto secondo i principi di Obermann” del 1879, manuali di calligrafia , di cui uno pubblicato a Catania dalla tipografia “Eugenio Coco” nel 1867, e tanti libri di didattica, come l’ “Avviamento all’arte dello scrivere”, compilato da Basilio Puoti nel 1855, Manuali per l’insegnamento delle scuole elementari, compilati da Maddalena Gonzenbach dal 1873, sillabari della fine dell’ottocento, attestati rilasciati dal Ministero della Pubblica Istruzione dal 1882. Sono presenti tanti libri di lettura e raccontini, editi nella prima metà del novecento, quaderni utilizzati dai bambini dei primi del novecento, pagelle e tanto altro. Le scuole sono le più diverse. Oltre a quelle del capoluogo, sono presenti i documenti finali conseguiti ai primi del novecento dagli alunni di alcuni degli Istituti più importanti della provincia.

Non mancano le pubblicazioni degli illustri cattedratici del passato del “Magistero” di Messina, come il professore Giuseppe Catalfamo e il professore Leone Agnello che hanno fornito un prezioso nuovo contributo alle teorie pedagogiche.

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