"Gli ispettori all'Università di Messina per fare luce sulla vicenda Cuzzocrea"

“Gli ispettori all’Università di Messina per fare luce sulla vicenda Cuzzocrea”

Marco Olivieri

“Gli ispettori all’Università di Messina per fare luce sulla vicenda Cuzzocrea”

Tag:

domenica 17 Dicembre 2023 - 17:11

Tre deputati di Alleanza Verdi e Sinistra scrivono un'interrogazione a tre ministri: "Chiarezza sui rimborsi e i rilievi Anac su sei affidamenti diretti"

MESSINA – Ipotesi ispezione all’Università di Messina. A proporla sono i deputati Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra), Elisabetta Piccolotti (Sinistra italiana) e Filiberto Zaratti (capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali) in un’interrogazione: “Quali iniziative intendono assumere i ministri, in particolare valutando il ricorso all’ispettorato per la funzione pubblica e ai servizi ispettivi di finanza pubblica o ad altri servizi ispettivi competenti, per contribuire a far luce sull’intera vicenda?”. I tre parlamentari scrivono, in un’interrogazione a risposta scritta, ai ministri dell’Economia e delle Finanze, della Pubblica amministrazione e dell’Università e della Ricerca.

La vicenda al centro dell’interrogazione è quella “dei rimborsi che l’Ateneo ha liquidato all’ex rettore Cuzzocrea per oltre due milioni di euro tra il 2019 e il 2023”. Un caso politico che ha portato alle dimissioni nel settembre 2023, mentre ora la nuova rettrice Giovanna Spatari comincia a muovere i primi passi dopo la vittoria elettorale. Continuano i parlamentari: “Oltre a questi sembra che l’Ateneo abbia versato ad una sua società altri pagamenti per un centinaio di migliaia di euro. E, ancora, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), con nota del 4 febbraio 2022, comunicava l’avvio dell’istruttoria all’Università di Messina e alle imprese coinvolte”.

I rilievi dell’Anac su sei affidamenti diretti

Scrivono i parlamentari: “L’avvio dell’istruttoria dell’Anac era stato determinato dalla sospetta illegittimità e/o illiceità delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione dell’Università che aveva proceduto, nel periodo settembre-dicembre 2021, alla delibera di sei affidamenti diretti di lavori pubblici e forniture di beni e servizi per un ammontare complessivo di euro 37.524.914,70. Con delibera del 5 aprile 2022, la stessa Anac rigettava ampiamente le controdeduzioni fornite dall’Università di Messina e confermava la mancata sussistenza dei presupposti per l’applicazione del regime derogatorio di cui all’articolo 2, comma 4 del decreto-legge n. 76 del 2020 sulla base del quale erano stati deliberati gli affidamenti plurimilionari. Nello specifico, veniva riscontrato che gli affidamenti operati dalla stazione appaltante risultano censurabili in ragione dell’assenza delle ragioni di urgenza derivanti dall’emergenza sanitaria e dal mancato rispetto dei principi di trasparenza, libera concorrenza e non discriminazione”.

Si legge nell’interrogazione: “L’Anac ha, inoltre, rilevato che in diversi casi l’impresa aggiudicataria non risultava in possesso dei requisiti soggettivi e di capacità tecnica e finanziaria previsti dalle norme vigenti occorrenti per l’esecuzione delle opere in esame, anche in ragione del loro valore plurimilionario. Infine, veniva anche messo in evidenza il mancato rispetto degli obblighi di progettazione previsti dall’articolo 59 del decreto legislativo n. 50 del 2016. Conseguentemente, l’affidamento e la remunerazione, unitamente all’esecuzione, del servizio di progettazione degli interventi risulterebbero assegnati a soggetti privi dei necessari requisiti di qualificazione, impedendo l’identificazione delle prestazioni da svolgersi, così come la categoria e le classi dei lavori che devono essere svolti”.

I parlamentari: “Si verifichi se esisteva un sistema Cuzzocrea”. L’ex rettore: “Tutto regolare e sottoposto a controlli”

Anche su queste scelte Cuzzocrea ha sempre rivendicato la correttezza delle proprie azioni. Da parte loro, i parlamentari pongono l’attenzione sul caso politico, si domandano se esista “un sistema Cuzzocrea” e chiedono che si faccia luce, con eventuali verifiche da fare pure sul piano ispettivo. Nel frattempo, ci sono al vaglio della Procura diversi aspetti relativi alla guida dell’Università negli ultimi anni. Ed è affidato al sostituto procuratore Roberta La Speme il fascicolo d’inchiesta sull’Università di Messina nato dall’esposto del senatore accademico Paolo Todaro. Indagine che è entrata nel vivo con l’acquisizione di atti al Rettorato.

Todaro ha denunciato la fornitura di attrezzature e materiale effettuata da Divaga Srl, società agricola siciliana che appartiene all’80 per cento all’ex rettore e il 20% alla moglie Valentina Malvagni, con amministratrice unica la madre di Cuzzocrea, Maria Eugenia Salvo. “Tutto regolare”, ha dichiarato il diretto interessato, che ha affermato: “Sono certo che l’unica volontà di chi ha effettuato gli acquisti sia stata quella di reperire sul mercato chi offrisse prodotti al minor prezzo. E ogni aspetto è stato sottoposto a controllli”. L’ex presidente della Crui, Conferenza dei rettori delle Università italiane, rivendica pure la trasparenza delle trasferte per la ricerca, messe sotto la lente ancora una volta da Todaro.

In questo quadro, in attesa degli esiti delle indagini, l’interrogazione di Bonelli, Piccolotti e Zanardi punta a mantenere l’attenzione su questa vicenda, “nell’interesse della onorabilità del sistema universitario nazionale”.

Articoli correlati

Un commento

  1. Un risultato auspicabile sarebbe anche quello di presidiare i concorsi che premiano sempre i parenti dei professori ed anche impedire che la massoneria gestisca una istituzione come l’Università.

    3
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED