Si cerca d'individuare il socio privato di Messinacque. E il 28 febbraio si discute il ricorso al Tar di Basile e altri sindaci della Città metropolitana
MESSINA – Il tema vero è la gestione mista o gestione pubblica dell’acqua. In primo piano la concessione del servizio idrico integrato per l’ambito territoriale di Messina. L’Ati, Assemblea territoriale idrica, pubblica ora un avviso di rettifica della documentazione di gara e riapertura dei termini per la presentazione delle offerte. Si tratta di una procedura aperta per la selezione del socio privato operativo della costituenda società, Messinacque, alla quale sarà affidata la concessione. Le “modifiche significative”, con responsabile unico del procedimento l’ingegnere Giuseppe Contiguglia, sono state apportate al capitolato d’oneri, al disciplinare tecnico e allo schema di convenzione.
La scadenza per la presentazione è alle 12 del prossimo 10 maggio. Valore complessivo dell’appalto: 2.569.505.531,44 euro. Dunque, l’Ati, con commissaria Rosaria Barresi, non demorde nel voler scegliere il socio privato di Messinacque, malgrado in precedenza non sia stata presentata alcuna offerta. Da qui la riapertura del bando.
Il ricorso al Tar da parte dei Comuni
Ma c’è un’altra data importante. il prossimo 28 febbraio sarà discusso il ricorso al Tar contro il nuovo sistema idrico integrato, presentato da alcuni Comuni, favorevoli a una gestione pubblica. Tra questi anche Messina, con l’avvocato Santi Delia incaricato di dare voce a quest’opposizione.
