Sette i punti nelle ultime quattro giornate disputate con nove reti segnate. I problemi dei biancoscudati non dipendono più dal campo, serve l'accelerazione nei palazzi
MESSINA – La vittoria contro il Team Altamura di sabato scorso è stata importante per diversi motivi, in primo luogo sono punti pesanti che al Messina servono, in secondo luogo è un bel segnale soprattutto mentale aver trovato due vittorie consecutive, cosa che non accadeva da più di un anno. Il terzo bel segnale arriva dalla prolificità della squadra che per la terza volta nelle ultime quattro partite va per tre volte a segno. Risolto quindi quel problema che aveva colpito la squadra con le porte avversarie che sembravano stregate.
Erano attesi in chiave offensiva De Sena e Costantino, che però per la seconda sfida consecutiva non giocano neanche un minuto, la scena se la sta prendendo tutta Pierluca Luciani in riva allo Stretto già lo scorso anno, fortemente voluto il suo ritorno in questa stagione da Modica e anche dallo stesso attaccante laziale, con tutti i tecnici che lo hanno allenato che ne hanno parlato sempre molto bene nonostante per diversi mesi in passato non sia stato decisivo. Lo è adesso, capocannoniere dei biancoscudati con dieci reti, conteggiamo anche quelle arrivate contro Turris e Taranto nelle partite cancellate, cecchino dal dischetto con quattro centri su quattro a disposizione, tre rigori del Messina se li è procurati lui decisivo anche in questo.
È corretto dare a Pierluca Luciani la giusta soddisfazione, per questo finale di stagione in cui è salito prepotentemente nelle gerarchie degli attaccanti a disposizione di mister Banchieri, ma soprattutto perché lo aveva detto. Nel post Cavese aveva ammesso di aver fatto pochi gol e non aver giocato bene, qualche settimana prima in sala stampa “Mino Licordari” aveva in modo quasi profetico promesso che la sua condizione sarebbe salita e avrebbe segnato dei gol.
La situazione in classifica
Lui è stato di parola, come tutto il gruppo tecnico che sta dando l’anima in campo senza guardare all’esterno, bisognerebbe ora capire se anche le avversarie del Messina, non quando giocano contro di noi ma contro le altre, faranno altrettanto. I biancoscudati vincendo si erano portati a tre lunghezze dalla Casertana che ha calato il poker in modo molto facile al Foggia nella sua partita rimettendosi a distanza di sei punti che comunque garantirebbero il playout. I foggiani li ritroverà contro anche il Messina in questo finale di campionato, vedremo come andrà.
Molte squadre lo pensano, alcuni tecnici lo hanno detto in conferenza stampa, anche alcuni presidenti, vedi Antonini: campionato falsato. Anche il Messina, non certamente la società, però potrebbe lamentarsi di ciò in una situazione in cui viene additata come moribonda e invisa a tutte le altre, visti gli impegni non mantenuti dalla proprietà rispetto alle altre rimaste in corsa e tutte in regola. La falsità del campionato dal punto di vista del Messina si verificherebbe ove la Casertana trovasse sul suo cammino avversari più morbidi, a partire dalle altre campane.
La situazione societaria ancora nel limbo
Quando si dice contro tutto e tutti non è quindi una frase fatta ma una constatazione con arbitri che magari non temono di sfavorire l’ultima in classifica, squadre che non lo dicono apertamente ma pensano che vista la situazione societaria il Messina non meriti questa categoria. Queste sono le persone da far ricredere all’esterno, poi bisognerà andare a smuovere le coscienze degli amici/nemici, come ripete sempre mister Banchieri bisogna fare e soprattutto presto.
La Aad Invest Group dopo aver comprato a zero, con Sciotto che si è poco cavallerescamente girato dall’altra parte in questa situazione, vorrebbe rivendere, ma sta tergiversando con chi ha chiesto informazioni e vorrebbe acquistare. Chissà che nella testa di questi “signori” non ci sia l’intenzione di aspettare la salvezza che non è più un miraggio, eventualmente per tirare ancora su col prezzo. Dall’altra parte le istituzioni hanno promesso supporto, si sono fatte vedere allo stadio e al campo di allenamento, ricondividono post di trionfo, ma nei fatti dicono sempre che non possono fare di più. Il Messina contro tutto e tutti è ancora vivo e proverà a fare il miracolo sportivo, il resto fuori dal campo, che non sarebbe certamente un miracolo, è normalità e auspichiamo si possa concludere alla svelta per la serenità della squadra e della piazza.
Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina
