I Giovani Pd in rivolta da Torino a Palermo, ma a Messina non c’è una sede da occupare…

I giovani del Pd sono in rivolta in tutta Italia. E non sono solo i renziani. Da Torino a Palermo il tam- tam della protesta dopo quanto accaduto nei giorni che hanno portato alla conferma di Napolitano alla Presidenza della Repubblica, sta portando all’occupazione delle sedi di partito ed alla proclamazione di giornate di mobilitazione. E’ la base giovane che si ribella ad un partito invecchiato male e finito peggio. In Sicilia i primi a dare il “la” sono stati i giovani democratici palermitani che hanno occupato la sede in assemblea permanente. Ieri a Catania c’è stata la riunione di tutti i gruppi regionali che si è conclusa con la proclamazione di una giornata di mobilitazione il 24 aprile, quando nei diversi comuni dell’isola saranno presentati sia il documento politico (vedi allegato) che le proposte dei giovani Pd siciliani.

“Il Pd dopo la riconferma del Presidente Napolitano, si impegni nella nascita di un governo del cambiamento, delle riforme e del lavoro- si legge nel documento approvato ieri a Catania- che non riproponga schemi già testati nell’ultimo anno col governo Monti ma trovi, invece, primo fondamento nelle forze parlamentari che si candidano a rappresentare le diffuse istanze di cambiamento presenti nel tessuto sociale del Paese, magari avvalendosi della guida di una personalità terza che sappia sintetizzare le diverse posizioni, a partire da quelle fin qui espresse dal M5S”.

In Sicilia i Giovani democratici chiedono a Crocetta “l’avvio del dialogo anche con l’organizzazione giovanile, ponendo in essere, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, i meccanismi utili a consolidare e rafforzare il sistema dell’Istruzione, del collegamento tra mondo della formazione e accesso al lavoro, della salvaguardia della cultura come risorsa strategica per la nostra terra”.

A Messina i giovani del partito sono in fermento da tempo e stanno preparando una serie di iniziative forti sul territorio. Ma c’è un paradosso tutto messinese: non possono occupare la sede del Pd perché non esiste, e questo la dice lunga sulla situazione in riva allo Stretto.

“Noi aderiamo alla giornata di mobilitazione ed a tutta la protesta, che condividiamo totalmente- spiega il segretario provinciale dei Giovani Pd Gabriele Lo Re- ma non possiamo simbolicamente trovare alcuna strada per protestare perché a Messina il Pd è talmente indietro che non ha una sede. Questo problema per la verità l’abbiamo più volte sottolineato ma senza risultati”.

Proprio l’assenza di una sede ufficiale del partito ha molta più valenza simbolica della realtà cittadina di quanto si possa pensare. La sede non c’è, l’unico luogo di riunione è quindi la segreteria di Francantonio Genovese, ma una segreteria non può sostituire un luogo che accomuni tutte le anime di un partito intero.

“Il malessere, sia a livello nazionale che regionale, che locale, non riguarda solo i renziani, ma anche i bersaniani. –prosegue Lo Re- C’è chi a Messina la politica la fa iniziando a candidarsi nei consigli di quartiere. Noi la facciamo nelle scuole, all’Università, cercando di avvicinare i più giovani ad una politica che li esclude sempre più. E guardate che tra i giovani oggi c’è voglia d’impegnarsi e partecipare, non è vero che sono apatici. Il problema è che poi nessuno li ascolta. In queste settimane siamo noi che ci becchiamo gli insulti e le proteste per un sistema che noi per primi contestiamo. Quanto accaduto è la prova che c’è un Partito che non esiste e non ha mai dato ai giovani la possibilità non dico di emergere ma neanche di dire la propria. E a livello locale, qui a Messina è peggio. Ma non ci arrendiamo. Chiediamo discontinuità e continueremo a farci sentire”.

A maggior ragione adesso che il vento soffia forte da nord a sud. Loro, che ogni giorno stanno in mezzo ai ragazzi sanno bene che non è in questa generazione che il M5S pesca di più “Grillo fa più presa tra i delusi della vecchia politica. Tra i giovani i delusi non vanno a votare. Dobbiamo fare in modo che ritornino a votare e scelgano noi e non il M5S o altro. E’ questa la sfida”.

In casa Giovani democratici messinesi intanto sta per arrivare lo scontro, perchè nei confronti del segretario provinciale Lo Re proprio ieri in assemblea è stato chiesto il commissariamento.Intanto, a proposito dell'occupazione Paolo Barbera chiarisce "Il giorno della protesta anche noi a Messina abbiamo occupato, in questo caso il nostro circolo, dove nei prossimi giorni terremo una conferenza stampa per mantenere acceso il dibattito. Noi vogliamo contribuire al confronto, anche in Consiglio comunale". Nel frattempo i Giovani Pd di Palermo hanno avviato l'ccupazione permanente della sede del partito e chiedono le dimissioni del segretario regionale Lupo.

Rosaria Brancato