I sindacati si spaccano sulla chiusura di Casa Serena, il Comune ormai ha deciso

I sindacati si spaccano sulla chiusura di Casa Serena, il Comune ormai ha deciso

Francesca Stornante

I sindacati si spaccano sulla chiusura di Casa Serena, il Comune ormai ha deciso

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martedì 01 Aprile 2014 - 23:48

Cisl e Uil contestano il modus operandi dell'amministrazione che pare non aver intenzione di prendere in considerazione la proposta di mantenere comunque aperta la struttura riducendo anziani e lavoratori. La Cgil invece appoggia le scelte fin qui effettuate.

Un mese di tempo. Casa Serena ha ormai i giorni contati, le anticipazioni date nei giorni scorsi dall’assessore Nino Mantineo hanno trovato l’ufficialità in un provvedimento varato dalla giunta per garantire il futuro di tutti i servizi sociali e naturalmente anche dei 50 anziani ospiti della struttura di Montepiselli e dei 101 lavoratori attraverso la rimodulazione del Piano servizi sociali. Per tutti gli altri servizi il Comune ha infatti optato per proroghe di tre mesi, tempo necessario alla pubblicazione dei nuovi bandi ed espletamento di tutte le procedure, per Casa Serena invece solo un mese che servirà per trovare l’adeguata sistemazione per gli anziani che dovranno essere trasferiti, con l’intenzione di riaprire la struttura non appena si concluderanno gli interventi di messa a norma. Per i lavoratori ci saranno invece delle clausole di salvaguardia occupazionale nei nuovi bandi, questa scelta dell’amministrazione Accorinti però non trova unanimità di consensi nei sindacati che in queste ultime settimane hanno battuto i pugni soprattutto per salvare la storica casa di riposo.

Durante l’ultimo incontro con l’amministrazione lo scorso venerdì era infatti rimasta in sospeso una proposta avanzata dalla Cisl, cioè la possibilità di mantenere aperta la struttura anche durante i lavori, ovviamente dopo il parere di un consulente tecnico, riducendo da 50 a 30 gli anziani e da 101 (oggi tutti in part-time) a 15 quello degli operatori in servizio. A quanto pare però l’amministrazione ha intenzione di percorrere la strada della chiusura totale, anche se temporanea. Una decisione che ha inevitabilmente fatto infuriare la Cisl. “Al tavolo si discute una cosa e poi se ne fa un'altra. La conferma è che l’Amministrazione ha già fatto partire la macchina organizzativa per il trasferimento degli anziani in strutture ancora sconosciute". È critica la posizione delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Pensionati di Cisl E Uil. "L'impegno – affermano Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai, Bruno Zecchetto e Carmelo Catania – assunto alla presenza del sindaco e dei dirigenti, è stato quello di verificare tecnicamente ogni possibilità di mantenere gli anziani ospiti nel numero massimo possibile e consentito dagli spazi della struttura, senza inficiare l'esecuzione dei lavori. Chiaramente con la forza lavoro necessaria in rapporto agli ospiti".

Resta, per la Cisl Fp, la Uil Fpl, la Fnp Cisl e la Uilp, il problema del personale in esubero per il quale "non può bastare – avverte Emanuele – una generica dichiarazione di tutela che dovrebbe essere inserita nei nuovi bandi. Come non può bastare l'ipotesi di riqualificazione del personale a carico della Cooperativa Azione Sociale. Proprio per quest'ultimo aspetto, onde evitare eventuali incongruenze e rischi, è necessario allineare la proroga di Casa Serena a quella di tutti gli altri servizi sociali, considerato anche che per la riqualificazione del personale occorre effettuare un minimo di 300 ore, impossibile in un solo mese".

I sindacati chiedono all'Amministrazione comunale di nominare subito un consulente tecnico che valuti l'applicabilità di tutte le condizioni e richieste espresse dalla Cisl su Casa Serena. "E non bisogna – concludono i rappresentanti sindacali – attendere la scadenza della proroga di trenta giorni, che ribadiamo deve essere allineata agli altri servizi sociali. Il rispetto delle decisioni assunte al tavolo eviterà la mobilitazione dei lavoratori che già vivono un momento di grande agitazione per l'incertezza lavorativa a causa delle posizioni contrastanti emerse nel corso dell'ultimo incontro".

Opposta invece la posizione della Fp Cgil che invece sembra aver accolto positivamente il provvedimento su cui intende muoversi l’amministrazione e critica fortemente la proposta di Cisl e Uil che non garantirebbe allo stesso modo tutti gli anziani e i lavoratori. “Prendiamo atto della delibera di indirizzo esitata dalla Giunta in cui viene evidenziato che nei prossimi bandi verranno prese in considerazioni misure a tutela dei lavoratori di casa Serena. In merito poi alla proroga di un mese concessa alla struttura in cui vengono ospitati gli anziani, siamo certi che l’Amministrazione individuerà per gli utenti le strutture convenzionate più idonee alle esigenze degli anziani ”. Questo il commento della segretaria della Funzione pubblica della CGIL, Clara Crocé, in merito al provvedimento con cui viene modificato il “Piano servizi sociali”.

“E’ sicuramente necessario trovare sistemazioni più adatte per gli anziani che fino ad oggi sono stati ospitati presso la casa di riposo di Montepiselli – ha aggiunto la sindacalista – . In tal senso, considerando anche i tanti problemi strutturali che interessano l’edificio, è auspicabile che i

nuovi luoghi di assistenza scelti dall’Amministrazione possano realmente garantire condizioni di sicurezza agli anziani, le cui esigenze devono essere realmente messe al primo posto”.

6 commenti

  1. La posizione di CISL e UIL non è spiegabile con la logica, mi devono dimostrare come possono convivere lavori di ristrutturazione e di staticità dell’immobile, cioè rumore, polvere, e anzitutto sicurezza degli anziani e dei loro visitatori, con i crismi di una casa di riposo e di assistenza. MISTERO del sindacato messinese, ci deve essere qualcosa sotto, ci costringono a retro pensieri. CISL e UIL non si sono ancora accorti di avere di fronte Nino MANTINEO, messinese fra i più esperti di SERVIZI SOCIALI, ma soprattutto RENATO ACCORINTI sindaco, messinese che si farebbe uccidere per proteggere gli anziani bisognosi, provate a chiedere a chi lo conosce da sempre.

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  2. puzza di bruciato 2 Aprile 2014 08:06

    Ma perché quando mai i sindacati sono stati coesi per il bene degli operai… Tutti a fare riunioni di nascosto per ottenere qualche cosa!!!! Consiglierei ai dipendenti di creare un bel comitato autonomo indipendente e di fare tutte le azioni per dare visibilità alla vertenza…

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  3. Questo è lo spazio commenti giusto per parlare dei nostri GIOVANI,quello dedicato ai nostri carissimi NONNI o BISNONNI bisognosi,così mi piace chiamarli.Tento disperatamente di parlarne ovunque,finanche dal barbiere,dove ieri ho fatto fatica a convincerli,ma ci sono riuscito,dell’urgenza di farli lavorare a tutti i costi,A TUTTI I COSTI.In emergenza i modi si trovano,se nel privato si fanno contratti di riduzione dell’orario di lavoro,si può anche nel pubblico,specialmente in categorie privilegiate,come i dipendenti delle Regioni,Province,del Parlamento,fra i Burocrati,oppure non permettere più part time nel pubblico per fare spesso un secondo o terzo lavoro,estendere sempre nel pubblico l’incompatibilità con tutte le altre professioni,oppure non garantire più la sede per le ore di part time e assumere per quelle ore un GIOVANE.Non è possibile che i giovani nel novecento siano stati mandati a farsi ammazzare in massa nelle guerre,mentre oggi li facciamo morire d’inedia a casa,mantenuti da genitori e nonni.I politici non conoscono la vita reale,non ci sono più giovani in Polizia,nei Vigili del Fuoco,nella Scuola e Università,nelle professioni sono tenuti sotto il giogo dei BOSS dei grandi studi di ingegneria,architettura o legali,lavorano quasi gratis,spesso gratis.Ho utilizzato volutamente l’antica e terribile parola GIOGO.In alcuni settori la non presenza dei GIOVANI è allarmante,mentre può diventare pericolosa nel settore sanitario.Sono venuto a conoscenza di due notizie,la seguente è evento rarissimo di cui sono compiaciuto e voglio farvi partecipe,il vincitore più giovane d’Italia dell’ultimo concorso nazionale a Ricercatore è un messinese di 33 anni,capite 33 anni,una volta era l’età media di ordinari e associati.L’altra notizia è negativa,le ditte impegnate nelle manutenzioni dei petrol chimici,molto spesso utilizzano al posto di giovani ingegneri,l’esperienza dei tecnici in pensione da anni,con età superiore ai 65 anni,com’è possibile possa accadere.Caro RENATO sindaco,trova il modo di far lavorare a Palazzo Zanca dei GIOVANI,mi accontento di DIECI,nessuno contesterebbe questa scelta,tranne chi ha la mente ottusa.

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  4. Mi sorge un dubbio, non è che l’immobile finirà quale ricovero per i profughi?
    A pagarne/farne le spese “economiche” e “civili” naturalemente i cittadini messinesi.
    Diamo tempo al tempo e spero tanto di sbagliare.

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  5. Ma da per favore 61 2 Aprile 2014 12:01

    A RENATO ACCORINTI DEI MESSINESI NON GLIENE FREGA UN C… LUI PENSA SOLO AI SUOI IDEALI E TRA QUESTI NON C’E’ MESSINA….MEGLIO I MAROCCHINI, GLI SLAVI, ALBANESI ECC. ECC. CHE AFOLLANO E RIEMPONO DI IMMONDIZIA MESSINA, CHE PERO’ HANNO ALTRI MERITI, MERITI NASCOSTI A MOLTI MA NOTI SOPRATUTTO PER CHI PREDILIGIE CERTE TENDENZE O IDEE… E NELLA SUA GIUNTA VE NE SONO TANTI

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  6. Ma da per favore 61 3 Aprile 2014 13:51

    mi viene lo stesso dubbio…. come detto ad accorinti poco interessa dei messinesi e molto di chi non lo è

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