Arrivano in maggioranza dall'Eritrea le persone sbarcate oggi dalla Phoenix. Tra loro anche un bimbo piccolissimo. Si cerca di dare un nome ai quattro uomini che hanno perso la vita al largo.

E' tornata ad attraccare al Molo Marconi la nave Pohenix, l'imbarcazione privata del progetto Moas che opera in mare aperto nelle operazioni di soccorso. Nello straziante "carico umano" della nave, giunta alle 8, anche i cadaveri di 4 uomini che hanno perso la vita al largo, mentre cercavano di guadagnarsi una via per la libertà.

Sono soprattutto eritrei in fuga dal regime repressivo e dalle condizioni disperate, i 352 migranti accolti stamane al Molo Marconi. Tra loro diverse donne e molti bambini, alcuni dei quali piccolissimi. Il personale del Moas ha affidato al suolo italiano anche le 4 salme. Al molo, ad attenderli, c'era come di consueto il personale della Prefettura, dell'Asp, i volontari e gli agenti di Polizia.

Tocca a questi ultimi sovrintendere alle operazioni di riconoscimento delle vittime:sono quattro uomini adulti e si cerca tra le persone a bordo qualche parente che possa dare loro un nome. In corso anche gli accertamenti per verificare se tra i migranti sbarcati oggi ci siano scafisti.

Alessandra Serio