Accordo tra Regione e Cassa Depositi e Prestiti: oltre 140 milioni di euro per l’edilizia scolastica

Accordo tra Regione e Cassa Depositi e Prestiti: oltre 140 milioni di euro per l’edilizia scolastica

Redazione

Accordo tra Regione e Cassa Depositi e Prestiti: oltre 140 milioni di euro per l’edilizia scolastica

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sabato 21 Dicembre 2019 - 07:35

Per la precisione ci saranno a disposizione 143,1 milioni di euro ed il mutuo, comprensivo di capitale e interessi, sarà a carico dello Stato

PALERMO –  Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con la Regione Siciliana un contratto per la concessione di un prestito, con oneri a carico del bilancio dello Stato, di 143,1 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica. Il finanziamento consentirà in particolare interventi relativi alla costruzione, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica.

43 edifici scolastici interessati

L’Accordo prevede il finanziamento di opere in 43 edifici scolastici che si trovano nelle province di Palermo, Agrigento, Catania, Messina, Siracusa, Trapani, Enna e Caltanissetta.

In particolare: a Palermo e provincia sono 5; ad Agrigento e provincia 10; a Catania e provincia 6; a Messina e provincia 6; a Siracusa e provincia 3; a Trapani e provincia 2; a Enna e provincia 4; a Caltanissetta e provincia 7.

La soddisfazione di Musumeci

«L’edilizia scolastica – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – è sempre stata una delle priorità del mio governo, in termini di sicurezza, comfort e attrezzature didattiche. La firma del contratto con Cassa depositi e prestiti è solo un altro passo avanti per il raggiungimento di questo obiettivo. Siamo consapevoli che sia necessario, ancora, un nostro grande impegno e serviranno molte altre risorse per mettere a norma le scuole siciliane, visto lo stato di trascuratezza e di abbandono nel quale si trovavano al momento del nostro insediamento».


Programma di edilizia scolastica 2018-2020

Il finanziamento rientra nell’ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 e a seguito della stipula di un protocollo di intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur – che coordina il Piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi), il ministero dell’Economia e delle finanze (Mef), la Banca europea per gli investimenti (Bei), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb). Entro la fine dell’anno è prevista la stipula di ulteriori contratti di prestito con altre Regioni beneficiarie di contributi statali, per un ammontare complessivo di 1.550 milioni di euro, utilizzando la provvista resa disponibile dalla Bei e dal Ceb, sempre destinati alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica sull’intero territorio nazionale.

Mutuo a carico dello Stato

«Non si tratta – spiega l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla – di un indebitamento perchè il mutuo, comprensivo di capitale e interessi, è a carico dello Stato. Piuttosto lo ritengo un sistema efficace che ci permette di ottenere risorse immediate per non bloccare il processo di riqualificazione dell’edilizia scolastica siciliana che finalmente sta offrendo un’opportunità al mondo scolastico regionale».

Cdp conferma nuovamente il proprio impegno nel finanziamento di interventi da realizzarsi nel settore dell’edilizia pubblica scolastica, proseguendo un percorso avviato nel 2015 che ha già permesso di stipulare con le Regioni prestiti per un importo di circa 1,2 miliardi di euro, avvalendosi della provvista finanziaria fornita da istituzioni finanziarie internazionali e in collaborazione con il Miur e il Mef. Le risorse saranno erogate da Cdp a Comuni, Province e Città metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno.

Ecco le scuole siciliane interessate

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