Alì Terme. Cantiere per il raddoppio Fs "poco sicuro", i rilievi della Polizia locale

Alì Terme. Cantiere per il raddoppio Fs “poco sicuro”, i rilievi della Polizia locale

Gianluca Santisi

Alì Terme. Cantiere per il raddoppio Fs “poco sicuro”, i rilievi della Polizia locale

lunedì 26 Febbraio 2024 - 18:50

Dopo il sopralluogo, il sindaco Micalizzi ha subito chiesto interventi risolutivi

ALI’ TERME – C’è un problema sicurezza nel cantiere per il raddoppio ferroviario Messina-Catania allestito in contrada Satano, ad Alì Terme. Lo sostiene l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tommaso Micalizzi, il quale, preso atto delle risultanze di un sopralluogo effettuato questa mattina dalla Polizia municipale, ha subito inviato una nota agli enti proposti chiedendo di “verificare quanto rilevato in merito al rispetto delle condizioni di sicurezza del cantiere”.

Il sopralluogo nell’area di cantiere

Il sopralluogo nel cantiere per il raddoppio ferroviario, situato in contrada Satano sulla sponda idraulica destra del torrente Alì, è stato effettuato dalla Polizia municipale su incarico del sindaco Micalizzi. Gli ispettori hanno accertato che per tutto il perimetro del cantiere è “apposta una recinzione precaria, in parte abbattuta, che consente agevolmente l’ingresso nell’area di cantiere a chiunque, ravvisando pertanto una possibile fonte di pericolo per l’incolumità pubblica”.
Inoltre, nella relazione viene segnalato che al cantiere si “accede attraverso due ingressi e che il cartello con gli estremi relativi al permesso di costruire, alla data di inizio lavori, al committente, etc. è presente solo sul cancello di un accesso, tuttavia – aggiungono gli ispettori della Polizia municipale – i dati riportati sono in parte scoloriti e non ne consentono la lettura”. Alla relazione sono allegate foto dello stato dei luoghi.

Il cartello scolorito sul cancello del cantiere

La nota del sindaco Micalizzi

Ricevuto l’esito del sopralluogo, il primo cittadini aliese Tommaso Micalizzi ha immediatamente predisposto una nota, indirizzandola, tra i vari enti, a Rfi, alla Italferr, al Consorzio “Messina Catania Lotto Nord” e al commissario straordinario Filippo Palazzo. Nel documento viene segnalata la situazione di pericolo “derivante dalla mancanza di una corretta delimitazione e recinzione delle aree di cantiere, oltre che all’assenza della prescritta segnaletica di cantiere”.
Allo stato attuale, dunque, il sindaco Micalizzi ravvisa il “rischio che soggetti non autorizzati possano accedere all’area degli scavi e della movimentazione dei mezzi”. Per questa ragione, agli enti preposti viene chiedo di provvedere al ripristino della necessaria delimitazione e recinzione delle aree di cantiere, nonché della cartellonista prevista per legge.

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