Allarme Coronavirus, eroe anche chi lavora nei supermercati

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marco mare

Allarme Coronavirus, eroe anche chi lavora nei supermercati

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venerdì 13 Marzo 2020 - 18:07

Allarme Coronavirus, stanno garantendo un servizio impeccabile: anche i dipendenti dei supermercati sono gli eroi in questo difficile momento.

Reggio Calabria, 13 marzo – Le disposizioni in materia di prevenzione della diffusione del Corona virus poste dal dpcm del 9 marzo oramai sono pienamente operative. Sono pochissime le attività commerciali che hanno l’autorizzazione a stare aperte. Tra queste, una tra le più importanti è quella degli ipermercati e dei supermarket.

Garantire un coretto accesso alle scorte alimentari è stata fissata come una delle basi di questo provvedimento a tutela della salute. L’accesso a queste attività commerciali deve essere fatto seguendo le norme di non affollamento e di rispetto della distanza dalle altre persone.

Tutti coloro che si siano recati in questi giorni a fare la spesa si saranno resi conto che comunque non ci sono in effetti grossi problemi circolando dentro i larghi ambienti delle attività commerciali. La cosa cambia invece quando ci si accinge ad andare alla cassa, gli spazi si riducono e in tanti casi la fatidica distanza di sicurezza non viene propriamente rispettata. In particolare quando, ci si trova a cospetto dell’impiegato in cassa.

Sono proprio loro che hanno il maggior contatto con i clienti, e, in media, vista la distanza tra cassa e cassa, la larghezza dei tappeti che permettono al cibo di scrorrere, si trovano a una distanza veramente piccolissima. Oltretutto in molti casi, l’impiegato sta seduto, quindi di fatto la sua bocca è ancora più vicina alla teorica traiettoria che le goccioline di saliva del cliente potrebbe fare. Tra acquirente e operatore di cassa, nessuna barriera “meccanica” nessun dispositivo che possa tutelare sia la salute del dipendente che la salute del clienti. in qualche caso, chi sta alla cassa ha guanti e mascherina: ma per la maggior parte dei casi si tratta di mascherine che non garantiscono un corretto isolamento e di guanti che, nonostante siano mono uso, praticamente non vengono mai cambiati. Anche l’ausilio di detergenti a base alcolica non apre sia una prassi ordinata e seguita. Purtroppo, nonostante l’estrema esposizione che gli operatori del settore hanno, non è stata prevista alcuna misura per tutelare sia la propria salute e soprattutto non gli è stata riconosciuta alcuna indennità di servizio e premio “presenza”, quando il loro ruolo è fondamentale per la riuscita del piano previsto dal decreto del presidente.

7 commenti

  1. Buona sera avete ragione ma vi posso dire che non ci sono controlli x tutelare i dipendenti x che ci dovrebbe essere una persona di sicurezza a controllare la temperatura ai clienti e controllare se hanno le mascherine tutto questo non si fa e possibile la sicurezza che ci sta a fare pettinare le bambole.grazie

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    1. Patrizia Albertini 17 Marzo 2020 05:16

      In questi giorni ci è stato detto che tante persone che hanno contratto il virus sono asintomatiche. Questa notizia se vera ci costringe a riformulare tutta la prevenzione.Si dovrà fare il tampone a tutti ed isolare quelli che hanno contratto il virus.

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  2. Pietro Esposito 16 Marzo 2020 18:39

    Salve volevo dire che in questi giorni ai supermercati non si capisce niente vengono presi assalto sia di mattina che di notte senza rispettare distanze di sicurezza e senza mascherine sia per i clienti che per i personali dei supermercati stessi , sarebbe meglio che se per 15 giorni chiuderebbero tutto così la gente non uscirebbe più da casa e sicuramente sarebbe meglio per tutti noi , avvisare i cittadini di una settimana di tempo per fare la spesa e poi chiudere tutto per 15-20 o 30 giorni così solo potrebbe risolversi qualcosa no. Con i supermercati che miglia di persone entrano ed esco dai supermercati per comprare solo una cosa Sarebbe unica e solo soluzione …seno sarà una catostrofe

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    1. Luciana Silvi 20 Marzo 2020 12:11

      hai veramente ragione io ho lavorato nel settore per 40 anni ed una cosa del genere l’ho vista solo quando e’ scoppiata la centrale chernobil per me lo fanno per avere una scusa per uscire di casa ed io da circa un mese e piu’ non riesco a farla online.

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  3. Possibile che nessuno pensi a coloro che lavorano in aeroporto?

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  4. Ci vorrebbero più controlli dell’ esercito.io sono una commessa in un supermercato.tutti i giorni si rischia la salute x gente che se ne frega di quello che sta succedendo.

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  5. Credo che bisogna cambiare il modello all’ interno dei supermercati, creando un percorso obbligato di acquisti. Ogni cliente con la lista a mano fa il percorso e non si mette a girare a destra e a sinistra. Se dimentica qualcosa sono cavoli suoi.
    Così facendo si evita il gironzolare nel supermercato.

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