Meduse mortali sulla spiagge di Messina: nessun pericolo

Meduse mortali sulla spiagge di Messina: nessun pericolo

Meduse mortali sulla spiagge di Messina: nessun pericolo

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mercoledì 01 Aprile 2009 - 10:28

Inutile allarmismo quello diffuso nei giorni scorsi da alcuni media locali

A Messina è esplosa la -medusofobia-: dopo lo spiaggiamento a Capo Peloro di una -Physalia Physalis-, la medusa detta -Caravella Portoghese- in città e provincia s’è diffusa la paura del mare. Alcune emittenti giornalistiche locali, infatti, avevano lanciato l’allarme: -E’ una medusa mortale, assolutamente mortale. Basta essere sfiorati dai suoi lunghi tentacoli, che arrivano fino a trenta metri di lunghezza, che si rimane secchi-.

L’unica cosa vera è che i tentacoli della -Caravella portoghese- possono raggiungere i 30mt. di lunghezza (ma solitamente sono molto molto più corti). Lo spiaggiamento è avvenuto proprio a Capo Peloro nello scorso weekend, e la -Physalia Physalis- ritrovata sulla spiaggia aveva, oltre ai colori sfumeggianti e brillanti, una lunghezza media, con il tentacolo più lungo di circa 110cm, poco più di un metro quindi. La paura attanaglia tutti gli amanti messinesi (e non solo) del mare e dell’estate: -Non potremo più farci il bagno, è terribile!-. In realtà, però, non c’è nessun pericolo! La caravella portoghese, a prescindere dalle bufale più o meno in buona o malafede mediatica, non è assolutamente un animale mortale. Solo in pochissimi casi, nel mondo, ha provocato la morte ed esclusivamente a soggetti allergici ad alcune sostanze che questo animale sprigiona a contatto con qualsiasi altro corpo.

Inoltre anche il fatto che sia un animale tropicale, che si trova nei mari tropicali e che non c’era mai stato nel Mediterraneo, è assolutamente falso!: mai poteva esserci occasione migliore per alimentare gli allarmismi e i catastrofismi ambientali e climatici. La -Physalia Physalis- non è una medusa tropicale. E’ unam edusa che vive un pò in tutti i mari del mondo, tanto che il professor Franco Andaloro dell’Ispra della Regione Sicilia conferma che -sin dal 1970, quindi da quarant’anni, si avvistano nel Mediterraneo questo tipo di meduse-. Prevalentemente si trova nell’Oceano Atlantico (non certo un mare tropicale), ma capita molto pesso che – soprattutto in primavera – viene storicamente spinta nel Mediterraneo tramite lo Stretto di Gibilterra. Nella giornata di martedì 31 marzo, l’èquipe della professoressa Giuseppina La Spada, docente associato di Fisiologia generale della Facoltà di Scienze dell’Università di Messina, ha analizzato e classificato la medusa spiaggiata a Capo Peloro: è proprio la -Caravella Portoghese-, e non contiene alcuna sostanza nociva o mortale di particolare rilevanza per chi non è affetto a rarissime forme allergiche.

Bisogna inoltre specificare, per pignoleria scientifica, che la -Physalia Physalis- mpm è una vera medusa, ma una sifonofora, cioè una colonia di 4 polipi interdipendenti, che insieme formano un unico organismo. Il nome di -caravella portoghese- deriva dalla forma della parte superiore, galleggiante, che ha la forma di una vela. Infatti proprio per questo la -Physalia Physalis- viene spostata in base ai forti venti superficiali.

Insomma, è assolutamente da smentire l’allarme diffuso ed esagerato creatosi in questi ultimi giorni: è vero che il veleno contenuto nei tentacoli della -Caravella Portoghese- può essere pericoloso, ma non è così gravemente mortale e, soprattutto, la probabilità di trovare nei nostri mari questo tipo di specie, a maggior ragione nei mesi estivi, è inferiore rispetto alla probabilità di incontrare uno squalo bianco.

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