Forte intervento dell’Area Civati sulla partecipazione dell’attuale sindaco Pino alle primarie del Pd. L’area Civati interviene poi sulle grandi problematiche della città: dissesto, ambiente e porto.
Le amministrative si avvicinano e a Milazzo c’è sempre più fermento: sui social impazza il toto candidato e le discussioni sulle problematiche della città da risolvere; nei partiti si discute sul nominativo da presentare. L’associazione “E’ Possibile-Area Civati”, dopo aver condiviso la candidatura di Salvatore Presti alle primarie, ha deciso di prendere le distanze dalle ultime dichiarazioni dell’attuale Sindaco Carmelo Pino circa un’ eventuale partecipazione alle Primarie del centrosinistra, che vedono il Partito Democratico principale protagonista.
“Non possiamo non constatare- si legge nella nota dell’associazione- il fallimento politico di questa amministrazione che per quattro anni e mezzo ha latitato politicamente, basando la sua azione amministrativa sul dissesto piuttosto discutibile, e aprendo una diatriba e una contrapposizione feroce e sterile con il consiglio comunale, dando un’immagine deleteria delle istituzioni cittadine”.
E così si torna a parlare del dissesto economico, che secondo l’area Civati, non è stato risolutivo, e a dare questa valutazione è stato anche “lo stesso legislatore nazionale che ha introdotto una disciplina per salvare i Comuni dal fallimento dell’ente”.
Altro tema importante è l’ambiente: “Il Sindaco- continua la nota- non si è dimostrato all’altezza di aprire un confronto chiaro, duro, paritario e trasparente con le alte sfere dell’industria pesante. Un confronto che non significa abbassare la testa, ma significa fare gli interessi della popolazione milazzese, in termini di riqualificazione del territorio e tutela della salute. Questa sudditanza è negativa non solo per i cittadini, ma riteniamo anche per la Raffineria stessa. La politica deve assumersi le sue responsabilità”. L’Area Civati suggerisce quindi un controllo scrupoloso delle emissioni, l’avvio delle procedure per un piano di evacuazione e di emergenza, dotare l’ospedale di un centro grandi ustionati e di un reparto oncologico, ma guarda oltre pensando ad un’alternativa di sviluppo: la riconversione industriale.
Un altro punto fondamentale secondo l’Area Civati riguarda il Porto: il centrosinistra Milazzese ha sempre considerato il porto un patrimonio non solo economico, ma anche culturale, in relazione all’identità e alla storia di una città che vanno tutelate. “La paura- afferma l’Area Civati- di vedere Milazzo rappresentare l’interfaccia con Gioia Tauro ci preoccupa profondamente. Costatiamo purtroppo che, anche sotto questo punto di vista, il Sindaco e in particolare il Pd presente in Giunta, sono stati poco chiari, nell’intraprendere un confronto sereno, ed aperto a riflessioni”.
L’Area Civati si concentra poi sulla questione partito: “Dopo gli ultimi fatti recenti- si legge nella nota- evidenziati anche sulle cronache nazionali, ci saremmo aspettati una discontinuità forte di questa amministrazione e degli iscritti del Pd presenti in giunta, nei confronti dei maggiori responsabili della devastazione politica del Partito democratico provinciale”.
Secondo l’Area Civati il PD deve recuperare credibilità e trasparenza nei processi democratici interni, rimettendo in moto quell’elaborazione politica interna ai circoli che in questi anni é mancata, e che ha sempre caratterizzato positivamente la storia del più grande partito della sinistra italiana. Così concordano con la decisione presa dai componenti dei direttivi dei due circoli milazzesi che prevede l’impossibilità, per l’attuale Sindaco, di partecipare alle primarie.
Il Coordinatore Regionale dell’associazione Milazzo è Possibile, Piero David, afferma che “nel caso in cui si paventasse il rischio di un inquinamento delle primarie o addirittura la partecipazione del primo cittadino o di un componente della giunta alle stesse, l’area Civati di Milazzo inderogabilmente non parteciperà alle primarie, proprio per l’alto valore che rappresentano”.
