TaoModa, i tesori di Roberto Intorre: Il viaggio meraviglioso

TaoModa, i tesori di Roberto Intorre: Il viaggio meraviglioso

Tosi Siragusa

TaoModa, i tesori di Roberto Intorre: Il viaggio meraviglioso

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domenica 26 Agosto 2018 - 05:57

Ecco i tesori di Roberto Intorre

LA POETICA dell’artista “I monili sono l’affermazione dell’identità. Con essi ogni individuo si può esprime liberamente, di-chiarando autenticità ed appartenenza. …. Ho sempre inteso il progetto come un processo in conti-nua evoluzione, una spirale aperta a contaminazioni, trasformazioni, a tecniche, materiali e stili diffe-renti; fuori da imposizioni, mode o dogmi. La mia attenzione è rivolta a tutte le forme d'arte, alla gente, alle culture. Non distolgo mai lo sguar-do dal passato e dalla tradizione, studio linguaggi e comportamenti, interiorizzo e creo proiettandomi nel futuro. Cerco l'identità Siciliana, mi lascio ispirare da questa terra ricca di tradizioni e saperi, di colore e contraddizioni, catturo più informazioni possibili, scelgo ed essenzia-lizzo costruendo forme semplici, eleganti e ricche di contenuto, combinando materiali nuovi e tradi-zionali. Non nego processi industriali ma preferisco quelli artigianali che conferiscono unicità al gioiello e un'anima ad ogni creazione.” Da questa breve presentazione per bocca dell’artista già si possono delineare i tratti peculiari della attività artistica di questo architetto di indole creativa. E’ il 1993 quando Roberto Intorre sviluppa la sua passione per i metalli sperimentando l’arte orafa da au-todidatta. Nel 1995 si Laurea con una tesi GIOIELLO E/E’ ARCHITETTURA, affrontando varie tematiche dalle tecniche alla progettazione, dalla micro alla macro scala, dalla semiotica all’estetica. Nel 2000 nasce, a Pa-lermo, la sua attuale Officina Orafa. L’officina diventa, per la filosofia che la anima, luogo di sperimentazione, ricerca e scambio di esperienze differenti che la arricchiscono sia sul piano creativo/progettuale, sia su quello tecnico. Roberto I. si circon-da di professionalità diverse provenienti dalla Sicilia, ma anche dalla Costa d’Avorio e dal Marocco, di di-versa formazione culturale: non solo orafi, ma anche designer, psicologi, artisti, architetti… formandoli e formandosi in un percorso di progettazione e creazione del gioiello contemporaneo. Il suo laboratorio cresce nell’idea che dalla condivisione delle diversità si possa creare unicità. I suoi gioielli, interamente realizzati a mano, appaiono pensati e progettati per armonizzarsi con la personalità di chi li indossa, sotto-lineandone i molteplici aspetti. Diventano così un tratto identitario dell’individuo, ed espressione di sicilia-nità. Vince tre borse di studio. Numerose sono negli anni le esperienze: in Portogallo con il Centro de Joalharia do Porto, la realizzazione di gioielli per film, spettacoli ed eventi di moda, mostre e workshop e corsi di formazione, la consulenza presso l’Accademia di Belle Arti di Trapani. Ricordiamo le collaborazioni con la fondazione Teatro Massimo e Teatro di Verdura, la Galleria di Architettura di Palermo e con la Triennale di Milano e Torino. Recentemente la sua collezione “Gocce di Magma” è stata scelta dal British Museum di Londra per rap-presentare l’artigianato di eccellenza ispirato all’identità siciliana, nella esposizione “Sicily: culture and conquest”. A Salina ha inaugurato il SalinaDocFest 2017 con l’istallazione il “Viaggio Meraviglioso” dedicata al Cinque-centenario dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. L’Opera contiene nove Icone Gioiello, ognuna delle quali rappresenta una tappa del percorso dell’Ippogrifo verso la Luna . Uno dei gioielli della collezione, il bracciale “Cieco per Amore” ha vinto la Premier “Power Of Love” ad OroArezzo 2018. L’officina orafa e lo showroom, in via Bara all’Olivella 115 a Palermo, sono progettati e condotti in forma sostenibile. Il “Viaggio Meraviglioso”, che mi ha colpito in particolare, come ho già scritto in occasione della re-censione a TaoModa 2018 – evento in cui spiccava decisamente rispetto ad ogni altra esposizione – è nato dall’esigenza di consolidare il legame fra cultura, tradizione, territorio, esaltando e rendendo ricchezza diverse sfaccettature della sicilianità. Il progetto è germogliato in occasione del Cinquecentenario della prima pubblicazione de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, romanzo epico-cavalleresco rappresentato, nella tradizione siciliana e ancor oggi, nell’Opera dei Pupi e nell’iconografia dei Carretti siciliani. La storia si snoda in nove tappe simboliche in cui l’Ippogrifo racconta come è riuscito a portare Astolfo sulla Luna. Roberto Intorre presenta, dunque, nove Icone Gioiello, ognuna delle quali racconta una tappa del percorso dell’Ippogrifo verso la Luna. Per la prima volta la favola di Orlando viene rappresentata non più solo con parole, immagini o rap-presentazioni teatrali, ma con metalli preziosi che, oltre ad essere ammirati in un’opera che ha una sua completezza e un suo racconto, possono essere decontestualizzati e indossati. L’idea nasce da un’urgenza: quella di sognare, in una società satura che dà ormai poco spazio per immaginare e che sembra aver perso la sua capacità di creare miti. E’ questo il senso di questo “Viaggio Meraviglioso”: Introdursi nello spazio dell’impossibile, del mutabile; e lì, in una sorta di in-conscio collettivo, trovare le risposte, ma più spesso le domande, per orientarsi nel mondo reale. La possibilità di assistere e attingere dalla tradizione dell’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio, ha ul-teriormente contribuito ad orientare il percorso nella direzione del racconto, perché l’Arte è sempre contaminazione di pensieri e intenti. La collaborazione con Nino Cuticchio, Puparo e Oprante, per la realizzazione di un Pupo teatrale interamente in argento e parte integrante dell’opera, è un ulteriore passo in questa direzione. Un’opera d’arte che sia davvero tale è principalmente “comunicazione” di emozioni e contenuti cul-turali e tutto ciò è presente in questa meravigliosa installazione. Il progetto ha come obiettivo la diffusione di una cultura senza tempo che, connotandosi fortemente per il suo legame con la Sicilia e la sicilianità, è in grado di esportare i suoi contenuti sul territorio na-zionale, e non solo. Raggiungere, dunque, un pubblico il più possibile vasto, differenziato per età, formazione e interessi. Il “Gioiello” in sé è un oggetto che attrae per il suo valore estetico, ma questi monili hanno il valore aggiunto della narrazione di una storia nella quale ognuno può riconoscersi. Questo fa di essi un’opera artistica, non più un decoro per il corpo, ma una scultura che esprime la cultura che la at-traversa. Tutta l’Opera dedicata all’Ariosto e, in generale, il lavoro di Roberto Intorre è intriso di sicilianità, già a partire dall’uso dei materiali: la pietra lavica dei nostri vulcani, il corallo mediterraneo, il diaspro, marmo estratto in Sicilia e utilizzato negli intarsi delle chiese barocche, il lapislazzuli, che ritroviamo nel mosaico della Cappella Palatina… e ancora le basi delle icone gioiello saranno realizzate in le-gno di ulivo, albero tipico del territorio siciliano. Il Viaggio Meraviglioso, ha trovato una sua prima tappa a Salina in occasione del SalinaDocFest 2017, e poi TaoModa 2018…….. In questa occasione, da un fortuito incontro, è nata la collaborazione tra due artisti siciliani ricca di magia: il marchio Filly Biz e Roberto Intorre Gioielleria Contemporanea. Frutto di ciò sono stati i tre outfit che raccontano una storia d’amore leggendaria, quella tra Orlando e Angelica, l’uno attraverso il tessuto l’altro attraverso il metallo e pietre preziose. Tale opera di alta oreficeria ha dato lustro a TaoModa più di ogni altro artista intervenuto alla ker-messe.

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