Visita della Commissione sanità, Picciolo, Greco e Garofalo: “Rispetto e dialogo”

La visita della Commissione sanità dell’Ars e le dichiarazioni del presidente Giuseppe Di Giacomo, che ha messo sul banco degli imputati la classe medica e dirigenziale dello Stretto, continuano a registrare reazioni. I primi a replicare punto per punto con una nota congiunta e due comunicati aggiuntivi sono stati il Rettore Pietro Navarra e il presidente dell’Ordine dei medici Giacomo Caudo, (vedi articolo allegato) che hanno anche lanciato un appello alla deputazione ed al sindaco.

A stretto giro di posta si registrano le dichiarazioni dei deputati regionali Drs Beppe Picciolo e Marcello Greco e del parlamentare del Ncd Enzo Garofalo.

"Sul controllo della spesa farmaceutica e sull'esigenza di ridurre i costi nella provincia di Messina certamente non si possono registrare divisioni tra le Istituzioni- scrivono Picciolo e Greco- Quando ci si muove su terreni così delicati quali la cultura e la formazione professionale delle future classi mediche non bisogna dividersi sulle parole e prestare il fianco a speculazioni di alcun genere”.

I due esponenti Drs ritengono fondamentale un dialogo tra le parti coinvolte, senza scontri e personalismi.

“Come ho avuto già modo di affermare in Commissione, lunedì scorso a Messina- spiega Picciolo- ritengo primaria la qualità della ricerca e della didattica nell'ambito dei policlinici universitari rispetto alla sola remuneratività delle prestazioni sanitarie (DRG). E' dunque giusta la vibrante puntualizzazione del rettore, nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle autonomie delle Istituzioni. Non è scindibile, infatti, la funzione assistenziale e ospedaliera da quella di docenza e ricerca. Non si può penalizzare la futura classe medica guardando solo a microeconomie di scala. Auspichiamo pertanto, che, con toni e modalità di approccio diverse, il presidente Di Giacomo possa chiarire il suo pensiero che sono certo non potrà discostarsi alquanto dai canoni del nostro ragionamento”.

All’appello del Rettore e del presidente dell’Ordine dei medici, che hanno chiesto un incontro con l’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino anche per conoscere e approfondire il piano di riordino della rete ospedaliera in fase di discussione in Commissione sanità, ha risposto anche il parlamentare Enzo Garofalo.

“Il comportamento assunto dal presidente della Commissione Sanità dell'ARS Giuseppe Di Giacomo –scrive il deputato- richiede una mia presa di posizione come cittadino messinese e, soprattutto, come parlamentare. E' inaccettabile che ad un incontro così importante, avente ad oggetto la presentazione del nuovo piano di riordino della rete ospedaliera dell’intera provincia, il presidente dell'ordine dei medici sia stato invitato solo informalmente e senza essere stato posto nella condizione di preparare le sue osservazioni e, lo è ancor di più, che il Rettore non abbia ricevuto alcun invito. La questione sanità nella nostra città non può essere trattata con il pressappochismo e la superficialità con le quali lo si è fatto lunedì scorso. Non è tollerabile che si lancino accuse, infondate e populiste, ad una intera categoria professionale della nostra città. Sostengo, dunque necessità di un incontro con l'assessore Lucia Borsellino e Le chiedo di intervenire tempestivamente per correggere il tiro rispetto a quanto accaduto e di prendere le distanze dalle dichiarazioni di Di Giacomo Quanto accaduto è indice non solo del grande pressapochismo nell'approccio al tema ma, cosa ancor più grave, del mancato rispetto della nostra città. Se qualcuno ha pensato che tutto questo possa essere tollerato, si è sbagliato”.

Una visita, quella di lunedì, che si sta trasformando in un vero e proprio “incidente istituzionale” e che alla luce del piano di riordino della rete ospedaliera che coinvolge l’intero territorio messinese non può passare sotto silenzio. In Commissione quindi le legittime proteste e richieste delle Istituzioni messinesi saranno prese in considerazione ed ascoltate, anche per superare le incomprensioni causate dalle dichiarazioni del presidente Di Giacomo che non ha lesinato accuse e polemiche nei confronti della classe medica e dirigenziale dello Stretto.

Rosaria Brancato