Ciucci invita Buzzanca all’inaugurazione. L’ex sindaco: “Partecipo da ultimo cittadino”

Sulla sindacatura di Buzzanca è stato detto di tutto, nel bene e nel male. Le critiche, talvolta molto forti, non sono mancate ed i rimandi alla vecchia amministrazione proseguono anche nel corso dell’attuale campagna elettorale.

Un aspetto, però, è innegabile. Col sindaco Buzzanca è arrivata la svolta decisiva per la costruzione degli svincoli di Giostra e Annunziata. Accordo di programma del 1989, lavori aggiudicati nel 1997, fino al 2008 era stato realizzato appena il 30 % dell’opera. Molti meriti vanno all’impresa Ricciardello, capace lì dove altri, in precedenza, avevano fallito. Ma i meriti vanno anche ad un’amministrazione che ha saputo fare le scelte giuste, affidando all’Anas un lavoro che era diventato troppo grande per chi lo aveva seguito sino a quel momento. Si discuterà ancora sull’ipotesi che i soldi spesi per la costruzione dell’opera abbiano contribuito alla grave situazione economica in cui versano le casse del Comune. L’ex sindaco risponde anche su questo e sul fatto che lo svincolo, per il quale ad un certo punto si dubitava persino della fattibilità, adesso veda la luce.

Buzzanca non era incluso tra i partecipanti all’inaugurazione, fin quando non è arrivato l’invito da parte dell’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci. Da primo cittadino pochi mesi fa, oggi Buzzanca diventa ultimo, così come si autodefinisce: “Partecipo all'inaugurazione degli svincoli – afferma – da ultimo cittadino di Messina. Dopo i processi sommari di questi ultimi mesi, non nascondo che la telefonata del presidente Ciucci, in qualche modo, mi ripaga delle tante amarezze ma, soprattutto, del lavoro e dell'impegno che ho profuso per la realizzazione dell'opera”.

Poi, lo stato dei fatti al 2008. “Quando ho avuto l'onore di essere eletto, per la seconda volta, primo cittadino di Messina, una fitta nebbia avvolgeva un’incompiuta in disfacimento, divenuta il simbolo dell’inefficienza, del non fare. Erano trascorsi 19 anni dalla firma dello storico accordo di programma che prevedeva, tra l’altro, la costruzione dei minisvincoli. Erano stati versati fiumi d’inchiostro per sollecitarne il completamento, per descrivere l'urgente e indifferibile bisogno del nostro sistema viario. Addirittura, una cospicua somma (oltre 35 milioni di euro) del finanziamento, a causa del lunghissimo tempo trascorso, era stata cancellata dal bilancio dello Stato. Niente lasciava presagire che una chimera potesse trasformarsi in realtà. Era questa la situazione quando mi sono stati affidati i poteri speciali. Costruire un’opera progettata da quattro lustri appariva una missione quasi impossibile. Sin dall’inizio ho avuto chiaro che occorreva fare delle scelte in discontinuità, assumendomene tutte le responsabilità. La decisione di affidarmi all’esperienza ed alla competenza della struttura tecnica dell’Anas ha dato i frutti sperati. L’impresa Ricciardello, cui va il mio riconoscimento, ha fatto il resto”.

L’ex sindaco si sofferma anche sulle vicende che hanno coinvolto il viadotto Ritiro e che impediscono, al momento, l’apertura dello svincolo anche in uscita. “Completato e messo in esercizio il tratto Annunziata-Giostra (già a disposizione dei messinesi da oltre due anni), la cronaca degli ultimi mesi ha dovuto fare i conti con l’ennesimo imprevisto: lo stato di salute del vecchio Viadotto Ritiro. Un ennesimo stop che ha sfiancato tutti. Dopo 40 anni di incuria ho commissionato uno studio per verificare la funzionalità del manufatto di proprietà del Consorzio Autostrade Siciliane. Oggi, con il senno del poi, posso affermare che, a volte, non tutti i mali vengono per nuocere. Da un incontro (quello del famoso verbale non sottoscritto) che ho richiesto all'allora Assessore regionale Vecchio, su input del dirigente generale Falgares, cui va il mio ringraziamento, è stato assunto l'impegno di richiedere al Cipe la somma di 50 milioni di euro. E' di questi giorni la notizia che il Cas potrà contare su quel finanziamento per mettere totalmente in sicurezza il viadotto”.

Infine, un occhio all’intera viabilità cittadina ed all’ampliamento del porto di Tremestieri. “Oggi è il momento di gioire – conclude Buzzanca -. Da domani, almeno sotto il profilo della viabilità, cambierà tutto. E' vero, l'inaugurazione dell'opera è soltanto parziale. E' vero, ancora per qualche anno tanti tir continueranno ad attraversare la città sino alla rada San Francesco, ma completato il porto di Tremestieri il cambiamento sarà radicale e per sempre. Idealmente consegno al prossimo sindaco l'importante infrastruttura con l'auspicio che al più presto possa ultimare il programma virtuoso che si concluderà con il completamento del Porto di Tremestieri da me ormai avviato. Ringrazio i messinesi che hanno aspettato con pazienza infinita”.

(Ma. Ip.)