Travisano scrive al Consiglio comunale: “Si riapra il dibattito sull’isola Cairoli”

L’ampliamento dell’isola pedonale Duomo è imminente ma il Consiglio comunale non parla di quella intorno a piazza Cairoli. “E’ quello l’unico vero atto di cambiamento culturale” – secondo il consigliere della IV circoscrizione, Daniele Travisano, che torna a scrivere al civico consesso chiedendo di riaprire il dibattito.

“Chi amministra, a tutti i livelli – scrive -, ha il dovere di prendere finalmente atto dell’assunzione di coscienza dei tanti cittadini (circa 5mila) che, l'estate scorsa, sono scesi in piazza per riappropriarsi di uno spazio pubblico da vivere, costruire e migliorare, concessogli e ‘per gioco’ negatogli dai 16 consiglieri definitisi ‘eroici’ attraverso la riduzione drastica ed insensata dell'isola pedonale alla sola Piazza Cairoli. Il commercio ha toccato il fondo, nel fine settimana le vie del centro sono sempre più deserte e gli imprenditori hanno sempre meno risorse da investire per migliorare la propria offerta commerciale. Sono certo che la maggioranza di coloro che operano all’interno del perimetro dell’ex area Cairoli ha compreso che rendere le vie della città centri di aggregazione vivibili e moderni possa rappresentare, nel medio-lungo periodo, una fonte di crescita economica per loro stessi e per la città. Io e tutto il mio gruppo del Vento dello Stretto abbiamo creduto, costruito e difeso da sempre il progetto dell'isola pedonale Cairoli (verbali, atti, rassegne stampa, parlano chiaro) ma adesso chi ha la responsabilità di decidere una volta per tutte lo faccia senza "se" e senza "ma", per il bene di tutti e specialmente di noi giovani che non vogliamo essere più costretti ad andare via da una città così naturalmente splendida e allo stesso tempo priva di identità e sempre di più bistrattata da un’ assenza totale di responsabilità da parte di chi dovrebbe decidere per il bene della collettività”.

Travisano chiede ai colleghi del civico consesso di “mettere per una volta da parte le diatribe del presente per pensare finalmente un po’ al futuro. Non temete che qualcuno si possa prendere i meriti, sarà l'isola di tutti. Nei mesi scorsi ho notato inoltre con piacere che tra i famosi 16 firmatari dell'emendamento che ha ridotto all’osso l'isola pedonale, ce ne sono alcuni che, prendendo atto che i “sì isola” sono ormai numerosissimi in città, hanno rivisto la propria posizione. Credo fermamente che questo provvedimento, condiviso da tutti, possa rappresentare un ‘regalo’ della classe politica alla cittadinanza”.