Arresto Croce, chi sono tutti i coinvolti e qual è il loro ruolo

Arresto Croce, chi sono tutti i coinvolti e qual è il loro ruolo

Alessandra Serio

Arresto Croce, chi sono tutti i coinvolti e qual è il loro ruolo

venerdì 15 Marzo 2024 - 07:00

Il consigliere comunale e funzionario regionale atteso al confronto col giudice insieme a Vazzana

MESSINA – Tre misure cautelari, nove indagati tra persone fisiche e società, un lungo elenco di pagamenti passati al setaccio dalla Guardia di Finanza di Messina e dai pubblici ministeri Antonio Carchietti e Liliana Todaro. E’ voluminosa l’informativa che sta alla base del provvedimento di arresto scattato ieri per Maurizio Croce e Francesco Carmelo Vazzana, che ora aspettano il confronto col giudice per le indagini preliminari per chiarire la loro posizione all’interno dell’inchiesta su presunti favori e appalti. Atteso per l’interrogatorio con la giudice per le indagini preliminari Arianna Raffa anche il sindaco di Maletto Giuseppe Capizzi, coinvolto come imprenditore privato. Abbottonatissimi i legali, gli avvocati Fabrizio Biondo e Carmelo Peluso, a lavoro per valutare le strategie difensive. Impegnati nelle difese anche gli avvocati Alberto Gullino, Nunzio e Franco Rosso.

Il duo Croce-Vazzana

Per la nomina di Vazzana alla struttura commissariale Croce era finito sotto inchiesta della Corte dei Conti, entrambi sono stati assolti anche in appello dalla magistratura contabile, lo scorso mese.

Vazzana nel 2020 subì invece il sequestro di quasi 3 milioni di euro insieme all’ex Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria Domenico Pecorella. L’accusa per i due era di aver indebitamente utilizzato fondi pubblici per realizzare rilievi cartografici e satellitari per lo studio della pericolosità idrogeologica del territorio calabrese, commissionati senza alcuna procedura di evidenza pubblica, a prezzi superiori a quelli di mercato, ad un ente che non aveva i requisiti per essere considerato di diritto pubblico.

Calabria, quanto mi costi

I lavori in Calabria sono costati il processo anche al primo cittadino di Maletto, indagato nell’inchiesta anti ndrangheta Scott Rinascita per traffico di influenze illecite. Oggi come ieri, Capizzi venne coinvolto come imprenditore, come capofila del Consorzio stabile costruttori e la la Scs Costruzione Edili (società indagate). Avvisati per finanziamento illecito ai partiti: il geometra Antonino Cortese, in servizio al dipartimento di Protezione Civile del Comune di Messina, coinvolto in qualità di direttore dei lavori dell’appalto per la riqualificazione del torrente Cataratti-Bisconte, Rossella Venuti, responsabile dell’Area tecnica I-Patto per il Sud nella struttura commissariale di Croce; gli imprenditori Rosario Arcovito con la società Betoncal e Giovanni Pino, Emanuele Capizzi, fratello dell’imprenditore interdetto, e Davide Tommaso Spitaleri, entrambi di Bronte. Per Cortese e la Venuti è stata chiesta la sospensione, la giudice deciderà dopo averli interrogati.

Qualcuno ha parlato

I due costruttori messinesi ed il brontese Spitaleri sono coinvolti perché avrebbero messo le ditte a disposizione di Capizzi effettuando i pagamenti per la campagna elettorale di Croce, utilizzando le provviste ricavate da Capizzi “raschiando” il capitolato d’appalto dei lavori a Bisconte. A chiamarli in causa sono le dichiarazioni dello stesso imprenditore intorno cui ruota l’inchiesta. L’uomo ha confermato agli investigatori i sospetti sui lavori effettuati al Verdura Resort di Sciacca, in periodo relativamente recente passato al gruppo Rocco Forte, dove sarebbero stati effettuati dei lavori a carico della stessa società, e quelli effettuati a casa dei due funzionari pubblici coinvolti per i quali è stata chiesta la sospensiva.

Un commento

  1. Povera Italia e povera Messina…

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