Politica

Authority dello Stretto, la regione Calabria ricorre alla Corte Costituzionale

CATANZARO – “Ai sensi dell’articolo 117, comma 3 della Costituzione rientra tra le materie di legislazione concorrente quella relativa a porti e aeroporti civili”. L’istituzione della nuova Autorità di sistema portuale dello Stretto “è stata disposta senza aver previsto alcun coinvolgimento delle regioni interessate, ed in particolare della Regione Calabria, essendo mancato l’esame in sede di Conferenza Stato – Regioni, passaggio ritenuto necessario dalla stessa Corte costituzionale (sentenza n. 261 del 11.12.2015)”.

E’ il motivo per cui la giunta regionale della Calabria propone ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge 136/2018, che istituisce l’Autorità di sistema portuale dello Stretto.

Focus, nel ricorso, sulle Zes, le Zone economiche speciali. “Si verifica una irragionevole sovrapposizione di funzioni in capo all’Autorità e al Comitato di indirizzo della Zes, che comporta un aggravamento dei procedimenti amministrativi necessari per l’insediamento e lo svolgimento delle attività economiche in zona portuale”.

La Regione Calabria ha assegnato ai Comuni di Villa San Giovanni e Reggio Calabria quote minuscole, circa 13 ettari, su 2.476 totali, l’1,6 %.