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Autismo. “Disinteresse e insensibilità”: la lettera aperta al Sindaco

Caro Cateno, tu mi conosci bene, per cui non ho bisogno di presentarmi, anche se non ci vediamo da parecchio tempo e non per mia volontà. Tu, per noi genitori di ragazzi autistici e disabili vari, sei sparito non da due mesi circa, ma da molto di più. Ora che sei di ritorno dai patrii lidi, anch’io voglio accoglierti con tutta l’attenzione che meriti, con la speranza di riscuotere maggior successo del passato”. Sono le parole di Pino Currò, Coordinatore del Tavolo Tecnico Autismo e papà di un ragazzo autistico, nella sua lettera aperta al Sindaco.

I tanti progetti

“Quello che da tempo auspichiamo è che la costanza, la determinazione che hai profuso in tanti altri contesti si riverberi anche nei nostri confronti. Gli impegni con relative scadenze da te assunti in passato sono tanti. A parte quelli evidenziati nei confronti della cittadinanza durante la campagna elettorale, comincio con il nostro Convegno del 25 Ottobre 2019 sull’Autismo, che ha registrato la presenza di tutte le massime autorità cittadine, compresa quella dell’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza e l’intervento del V. Ministro alla Salute, Pier Paolo Sileri. In quell’occasione, con grande solennità, hai annunciato l’acquisizione della Città del ragazzo per destinarla alla disabilità. Impegno che hai ripetuto in termini perentori al tuo Consiglio Comunale, imponendo allo stesso come conditio sine qua non l’approvazione del Bilancio entro il 31.12.2019. Tale impegno è stato rispettato dall’intero Consiglio che ha provveduto alla sua immediata approvazione, della quale ti sei vantato pubblicamente e a mezzo stampa a tutti i livelli, il tuo NO. Poi per dare seguito a quanto da te affermato siamo addivenuti ad un incontro l’11 Novembre 2019, del quale è stato redatto un verbale, che è a tua disposizione, se vorrai rileggertelo. Sinteticamente in esso voi affermate, assieme all’Assessore Calafiore che occorre : – Riattivare al più presto la Consulta Comunale per le disabilità e dare valenza al Garante per la disabilità. – Favorire la realizzazione di un Centro Diurno a Messina. – Realizzare un Villaggio del Dopo di Noi presso la Città del ragazzo. – Interpellare il Rettore dell’Università di Messina per portare avanti il Progetto dell’Università per le disabilità. All’interno dello stesso noi abbiamo ribadito, fra l’altro : – che era necessaria maggiore trasparenza nella gestione di Messina Social City. – di facilitare da subito, assieme all’ASP, la realizzazione dei Piani individuali di Vita per i nostri ragazzi. – di destinare i Fondi dei Piani di Zona della L.328/2000, come previsto dalla stessa Legge, alla disabilità. Mentre abbiamo assistito ad un dirottamento degli stessi a favore, si dice, dell’Emergenza Coronavirus. Poi il rimpallo delle competenze per l’avvio del Progetto di ricerca assegnato al CNR, con continui inspiegabili rinvii. Di recente, in una mia ennesima lettera con richiesta di confronto, chiedevo di impegnare i fondi dirottati, per l’attivazione di una parte della Villa Mazzini a favore dei disabili. Compreso l’attribuzione di un locale dell’Istituto Marino di Mortelle per consentire alle nostre famiglie di usufruire della spiaggia limitrofa nel periodo estivo, per riprendersi, in qualche modo, dal lungo periodo di inattività forzata”.

Troppo disinteresse

“Questo recente mancato interesse e la totale insensibilità da parte tua/vostra verso di noi per le proposte avanzate è stato l’atteggiamento più esecrabile. Assolutamente da condannare. Non capire che l’emergenza che abbiamo vissuta ha comportato problemi gravissimi per i nostri ragazzi e le loro famiglie che si sono accollate, da sole e da sempre un onere di enormi proporzioni. Intendo ribadire che alle numerosissime richieste d’incontro, tutte documentate, non vi è stata alcuna risposta né da parte tua né da parte dell’Assessore Calafiore. Si potrebbe fare tanta polemica su tutto questo. Ma noi siamo sempre fiduciosi che le Istituzioni alla fin fine ci diano retta. Certo, prima che l’onda ci travolga tutti, inesorabilmente” conclude.