Germanà chiede la riapertura dello svincolo del Furiano. Il CAS contro l’abbandono degli animali

Lo svincolo del "Furiano" va riaperto. A chiederlo è il deputato regionale Nino Germanà del gruppo NCD-Area Popolare.
"A distanza di alcuni anni – scrive Germanà – ci rendiamo conto degli enormi disagi che sono stati determinati dalla chiusura dello svincolo del Furiano. È assurdo pensare che, mentre moltissimi comuni fanno a gara per ottenere uno svincolo sul proprio territorio, lì dove ve ne era uno si sia ritenuto di chiuderlo".
"Si trattava soltanto di una bretella d'uscita al Furiano – posto dopo lo svincolo di S.Agata di Militello nel periodo in cui si doveva completare il tracciato dell'A-20, prima della riconnessione con il casello di Buonfornello – ma è pur vero che proprio quella bretella serviva comodamente le zone limitrofe di Acquedolci e Caronia".
Lo svincolo, infatti, era posto all'uscita del comune di Acquedolci ed all'inizio del vastissimo territorio del comune di Caronia e più in prossimità della rinomata zona di Torre del Lauro, dove si potrebbe realizzare quel tanto auspicato aeroporto dei Nebrodi che abbraccierebbe numerosi centri di ben tre province e le Eolie, quindi di importante rivelanza per lo sviluppo turistico.
"Inoltre ribadisco che, a mio parere, quanto esistente – precisa infine Germanà – andava difeso e manutenuto: non demolito, chiuso, o interdetto. A tal riguardo intendo investire della questione i vertici del CAS e l'assessore Pistorio, affinché si operi una riconsiderazione accurata sulla chiusura della bretella che reputo una valida risorsa per servire i territori interessati dallo svincolo".
Nel mentre anche per quest'anno il Consorzio Autostrade Siciliane del presidente Faraci ha aderito alla campagna contro l’abbandono dei cani e degli animali domestici negli svincoli, nelle aree di sosta ed in genere lungo le autostrade: Messina-Palermo, Messina-Catania e tratto in esercizio della Siracusa-Gela.
La campagna di sensibilizzazione è promossa da tempo dall’ENPA (l'Ente Nazionale Protezione Animali), in collaborazione con ANAS ed AISCAT (l’Associazione di categoria delle Concessionarie Autostradali). Il progetto operativo è attuato dalle singole concessionarie nelle tratte di competenza, unitamente alla "PolStrada" in ragione delle normative vigenti tra cui il Codice della Strada che puniscono con l’arresto fino ad un anno, o con l’ammenda da 1000 a 10.000 euro, l’abbandono degli animali domestici o l'esercizio di cattività.
Due situazioni ricorrenti sono quelle di di vedere un cane legato ai bordi della carreggiata che attende chi non lo vuole più, o rincorrere per un lungo tratto il proprio "padrone ed ex amico", o causa di situazioni di pericolo per la circolazione rischiando di generare situazioni di pericolo per gli automezzi in transito, se non peggio drammatici incidenti.
Oggi la sensibiliazzazione contro il fenomeno è cresciuta con l'aumento delle segnalazioni al Centro Radio da parte dei viaggiatori della presenza di animali liberi o legati sulle corsie autostradali o nelle piazzole di sosta.
(Giuseppe D'Amico)