Parco commerciale: empasse della maggioranza. Il consiglio rimanda la trattazione del punto

Parco commerciale: empasse della maggioranza. Il consiglio rimanda la trattazione del punto

Parco commerciale: empasse della maggioranza. Il consiglio rimanda la trattazione del punto

venerdì 23 Ottobre 2009 - 18:37

Contrariamente alle previsioni della vigilia, al termine di una seduta nervosa e caotica, non viene richiesta l’estrapolazione del punto. La minoranza avrebbe garantito il numero legale, nonostante le defezioni di alcuni colleghi dell’altro schieramento. Votati mozioni d’indirizzo e debiti fuori bilancio

Poteva essere un ordinario consiglio comunale, con la votazione di una serie di mozioni d’indirizzo e di debiti fuori bilancio, la cui approvazione era stata sollecitata vivamente dal presidente del collegio dei revisori dei conti La Rosa, in vista della relazione che dovrà essere presentata alla Corte dei Conti. Poteva esserlo, se non fosse che all’ultimo punto dell’ordine del giorno, figurava la trattazione del piano particolareggiato relativo al Parco commerciale, l’affare da centinaia di milioni di euro, che dovrebbe fare di Barcellona la sede di uno dei più grandi insediamenti commerciali, e non solo, dell’intera regione. Un punto delicato, che, secondo le previsioni della vigilia doveva essere estrapolato già ieri per la votazione del consiglio. Così non è stato, perché il consigliere Nino Munafò (Punto Freccia) non ha inserito il punto tra quelli per i quali ha richiesto l’ estrapolazione. Una dimenticanza – ha spiegato – il consigliere. Fatto sta che l’assemblea si è svolta in un clima di fibrillazione, con fervidi conciliaboli tra esponenti della maggioranza, chiamate continue con il cellulare e un via vai di consiglieri dall’aula. Assenti il sindaco Candeloro Nania, l’assessore Marzullo, i funzionari del Comune, che avrebbero potuto riferire in aula sulla questione del Parco commerciale, la situazione è rapidamente sfuggita di mano alla maggioranza, indecisa se proporre o meno una nuova estrapolazione. Nel frattempo procedevano nel caos più totale le votazioni sui punti all’ordine del giorno, con il vicepresidente Schembri – che sostituiva il presidente del consiglio Crinò – costretto più volte a richiamare all’ordine i colleghi. La soluzione finale è stata gestita da Munafò e Trifilò (Udc), con un assist reciproco: il primo ha chiesto l’estrapolazione del punto , mentre diversi consiglieri della maggioranza abbandonavano l’aula, il secondo, dai banchi della minoranza, ha proposto di rimandare la discussione al prossimo consesso. Munafò ha quindi ritirato la richiesta di estrapolazione e il consiglio si è sciolto. Se ne riparlerà presto, ma è evidente che regna un certo imbarazzo nell’affrontare la questione. Il parco commerciale è una megaopera che dovrebbe essere realizzata su 18,4 ettari di terreno in contrada Siena, nei pressi del nuovo asse stradale industriale previsto nel piano regolatore generale. Il progetto prevede la realizzazione di grandi magazzini, negozi per la vendita al dettaglio, centri ludici e ricreativi, strutture ricettive e residenziali, parcheggi e attività del terziario. Il megapiano, progettato dall’arch. barcellonese Mario Nastasi per conto della G.D.M. di Reggio Calabria, non sarà realizzato da quest’ultima, che ha rinunciato, bensì dalla Dibeco s.a.s. di Barcellona, proprietaria dei terreni di contrada Siena e subentrata nella titolarità della concessione edilizia.

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