Basilica S. Antonio, il restauro di un crocifisso del XV secolo si trasforma in evento culturale

Basilica S. Antonio, il restauro di un crocifisso del XV secolo si trasforma in evento culturale

Redazione

Basilica S. Antonio, il restauro di un crocifisso del XV secolo si trasforma in evento culturale

giovedì 16 Marzo 2023 - 09:00

Sabato 18 marzo, alle 17, la Basilica propone esposizione al pubblico, musica, canto e letture della compagnia del carcere di Messina

MESSINA – Un crocifisso ligneo monumentale della fine del XV secolo restaurato e sopravvissuto al terremoto del 1908. Sabato 18 marzo, alle ore 17, la Basilica di S. Antonio organizza un evento culturale destinato alla cittadinanza: il crocifisso sarà esposto nel Santuario, per la prima volta dopo l’intervento della restauratrice Fedra Sciacca. Il restauro è stato promosso dai Padri rogazionisti dell’Istituto Antoniano con padre Giorgio Nalin e il rettore della Basilica di S. Antonio di Messina, padre Mario Magro, con il patrocinio della Regione. Un restauro seguito dalla direzione tecnica della Sopritendenza per i beni culturali di Messina, con la soprintendente Mirella Vinci, e dalla storica dell’arte Stefania Lanuzza. L’iniziativa sarà presentata dalla giornalista Daniela Cacciola ed è a cura di D’aRteventi, con direttrice artistica Daniela Ursino. Interverrà l’assessora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata.

La soprano Chiara Taigi e i versi di

Dopo la descrizione dell’opera da parte della storica dell’arte della Soprintendenza, Lanuzza, sono previste le esibizioni del coro giovanile diretto dal maestro Giovanni Mundo, del maestro organista Angelo Minutoli e della giovanissima violinista Laura Campagna. A precedere l’inaugurazione il canto della soprano Chiara Taigi e i versi di Sant’Annibale Maria di Francia, letti da alcuni attori della Libera Compagnia del Teatro per Sognare, del carcere di Messina. Teatro creato nel 2017 da Daniela Ursino per D’aRteventi.

“Un’opera unica nella scultura rinascimentale siciliana”

Sottolinea la direttrice artistica Ursino: “Il crocifisso ligneo è un’opera straordinaria, pregnante dal punto di vista dei contenuti devozionali e, al contempo, unica nel contesto della scultura rinascimentale siciliana e oggi, Padre Giorgio Nalin e padre Mario Magro hanno il piacere, dopo l’intervento scrupoloso di restauro, di restituirla al culto dei fedeli, alla fruizione dei cittadini, all’attenzione degli studiosi e alla curiosità dei turisti che potranno venire ad ammirare un bene storico – artistico di cui sabato verrà svelata la sua bellezza”.

Secondo l’archivio dell’Istituto antoniano, il crocifisso sarebbe emerso dalle macerie del vicino tempio della Maddalena grazie a Sant’Annibale Maria di Francia, all’indomani dal sisma del 1908 che rase al suolo la città.

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