Colpo Igea Basket: Cesare Pancotto è il nuovo allenatore dell'ambiziosa Barcellona

Colpo Igea Basket: Cesare Pancotto è il nuovo allenatore dell’ambiziosa Barcellona

Colpo Igea Basket: Cesare Pancotto è il nuovo allenatore dell’ambiziosa Barcellona

martedì 22 Giugno 2010 - 22:42

Il nuovo coach è il secondo allenatore italiano di basket per numero di panchine ed ha alle spalle complessivamente 25 stagioni in serie A. La sua filosofia di gioco è molto offensiva

Non sarà l’ex della Nazionale Charlie Recalcati, a lungo corteggiato ma destinato a firmare con Varese, a undici anni di distanza dallo storico scudetto. Ma che colpo è Cesare Pancotto per l’ambiziosa Igea Basket del presidente Immacolato Bonina. L’imprenditore barcellonese aveva promesso fuochi d’artificio, e se questo è il primo botto la piazza longanese può davvero iniziare a sognare. Un curriculum davvero di grande livello quello del coach di Ascoli Piceno, che dopo 11 stagioni consecutive in Serie A torna a calcare i parquet della seconda serie: e per farlo ha scelto Barcellona. Pancotto è il secondo allenatore italiano di basket per numero di panchine (davanti a lui solo il “paròn” Zorzi) ed ha alle spalle complessivamente 25 stagioni di Serie A.

Una carriera iniziata da giovanissimo. All’età di 27 anni infatti, Pancotto ha vestito i panni dell’allenatore quando fu chiamato a sole 3 giornate dalla fine del campionato 1982, per guidare la Sangiorgese Cida Porto San Giorgio che ottenne la promozione in serie B. Rimane a guidare la formazione di Porto San Giorgio anche le quattro stagioni successive e, nel 1984, ottiene lo storico risultato della promozione in Serie A2. Nella stagione 1986/87 approda a Reggio Emilia, Serie A1, dove conquista la salvezza. A Reggio Emilia si ferma solo una stagione. Infatti, nel 1987/88 passa alla Fulgor Forlì (Serie A2), dove ottiene due meritate salvezze e nulla più. Una stagione a Sassari (Serie A2) nel 1989/90, dove anche qui non va oltre la salvezza con il 13° posto in campionato, prima di approdare a Pistoia dove rimarrà per 3 stagioni. È proprio in toscana che Pancotto ottiene la sua prima promozione in Serie A1, al termine della Stagione 1991/92. Finita l’esperienza a Pistoia, nella stagione 1993/94 rimane in Toscana, precisamente alla MensSansa Siena, che porterà in Serie A1 e dove rimarrà per ben 4 stagioni (fino al termine del campionato 1996/97). Con Siena ottiene, oltre la promozione, due importanti qualificazioni ai Play Off ed alla Coppa Korac.

Nel 1997/98 è ancora Serie A2, a Trieste, dove è chiamato a guidare i triestini alla promozione. Promozione che arriva puntualmente l’anno successivo, nella stagione 1998/99, dopo averla sfiorata l’anno precedente. Breve parentesi alla Virtus Roma (targata ADR), prima di tornare – nella stagione 2000/01 – a Trieste per altri 4 anni consecutivi, centrando 2 volte i Play Off e vivendo la brutta situazione societaria del 2003/04 culminata con la retrocessione ed il fallimento di Trieste, prima di approdare a Teramo dove ottiene il 9° posto. Dal 2005/06 Pancotto passa alla corte di Edi Snaidero, ad Udine. Anche qui si ferma a lungo, 3 stagioni, fino al 2007/08, ottenendo 2 salvezze ed un accesso ai Play Off (eliminata da Napoli ai Quarti). Nel 2008/09 subentra alla Fortitudo Bologna nella sciagurata stagione della retrocessione dei felsinei, ed è uno dei punti più bassi della sua carriera da allenatore. L’ultima stagione, 2009/10, guida Avellino. Non riesce però a ripetere i risultati eclatanti della stagione precedente per gli irpini, anche se l’avvio di stagione lasciava ben presagire. Arriva 9° e non centra i Play Off.

Pancotto è un allenatore che predilige molto la difesa a uomo, chiedendo ai suoi uomini molte responsabilità in campo. La sua filosofia di gioco è però molto offensiva.Tra i premi vinti, Pancotto vanta tre premi come miglior allenatore dell’anno (1984-1996-2006) ed un Premio Reverberi (2005). Il nuovo coach, classe 1955, ha storicamente quasi sempre ottenuto con le proprie squadre risultati al di sopra delle aspettative, fatta salva l’ultima stagione ad Avellino dove comunque ha centrato l’obiettivo della salvezza, visto il budget ridotto della formazione irpina.

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