Upea Capo D’Orlando: sconfitta con rammarico

Resta l’amaro in bocca per la seconda sconfitta stagionale rimediata davanti ai propri tifosi dalla Pierrel. Una gara gettata alle ortiche nonostante vi fossero tutti i presupposti per piegare la neo capolista del torneo, che comunque ha dato prova di piena maturità soprattutto nel reparto dei “piccoli-

Per Cantù si è trattato del terzo successo in altrettante sfide al PalaFantozzi anche se stavolta non può che ringraziare anche una madornale svista arbitrale velatamente riconosciuta dagli interessati nel dopo partita.

Sul meno tre per la Pierrel, CJ Wallace era riuscito a tirar fuori dal canestro un tiro di Nicolò Squarcina che gli arbitri hanno invece convalidato.

Secondo le nuove norme, infatti, quel canestro non doveva essere concesso perché l’interferenza di Wallace era corretta ed efficace. Ma alla fine è stata una partita vera contro una formazione in gran forma a dispetto delle assenze pesantissime della squadra di coach Sacchetti. Assenze ben assorbite dalle prestazioni incredibili di Diener con i suoi 26 punti miglior marcatore della terza giornata, Wallace 12 rimbalzi in attacco e 2 in difesa e Oscar Gugliotta 13 punti in 19 minuti con il 100% dal campo.

-La Tisettanta non ha rubato nulla- commenta a freddo il direttore sportivo Gianmaria Vacirca- certo noi abbiamo agevolato il compito agli ospiti con una serie di banalità che non riusciamo a toglierci. Sono preoccupato dalla frequenza di questi errori che incidono pesantemente sul risultato finale: era successo con la Virtus, è accaduto nuovamente con Cantù in una gara che dovevamo vincere.

Non tanto per discorsi legati a ipotetici scontri diretti, ma perchè dobbiamo abituare le squadre di questo torneo a pensare che vincere qui non sarà facile. Due sconfitte su altrettanti incontri casalinghi sono pesanti, ragion per cui invito tutti i ragazzi alla massima concentrazione e a maggiore attenzione nei particolari per la gara contro Treviso-.

Partita difficile, ma in questo campionato così equilibrato gare facili non ce ne saranno e il mantenimento del fattore campo rischia di essere una discriminante importantissima. (Corriere dello Sport)