Assemblea in Atm, toni "amari" di Manna: "stop a demagogia e strumentalizzazioni"

Assemblea in Atm, toni “amari” di Manna: “stop a demagogia e strumentalizzazioni”

Francesca Stornante

Assemblea in Atm, toni “amari” di Manna: “stop a demagogia e strumentalizzazioni”

Tag:

martedì 19 Novembre 2013 - 00:26

Il Commissario dell'Atm non ha gradito alcuni passaggi dell'organizzazione dell'assemblea organizzata oggi all'Atm dai sindacati autonomi e dai lavoratori. Immediata la risposta, intanto anche i confederali puntano l'attenzione sull'Azienda Trasporti.

“Oggi può essere diverso, oggi ci sono le condizioni per tagliare con il modo di pensare passato, per cambiare, dal basso di ognuno di noi, nella dignità del proprio lavoro. Alziamo tutti la testa e raddrizziamo la schiena, per la nostra dignità e per salvare l’Atm”.

Si chiude con questo appello il lungo documento scritto dal Commissario dell’azienda trasporti Domenico Manna e finito sul tavolo di Sindaco, Assessore Gaetano Cacciola, II Commissione consiliare alla Mobilità, Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, ma indirizzata soprattutto a Orsa, Ugl, Faisa, Cub, i sindacati che hanno dato appuntamento alle 11 di oggi nell’auditorium dell’Atm per discutere di futuro, di problemi, di trasporti e di rinascita. Il messaggio finale di Manna però arriva dopo quattro fitte pagine di “riflessioni”, così le ha volute definire il Commissario. Riflessioni dai toni duri, anche se è lo stesso Manna a chiarire che piuttosto sarebbe meglio parlare di “toni amari”.

A spingere il Commissario a scrivere questa lunga nota l’assemblea indetta dai sindacati, ma in particolar modo i modi e il messaggio lanciato attraverso l’invito rivolto agli amministratori. Per Manna la rappresentanza di lavoratori che ha chiamato a raccolta Sindaco e amministratori promettendo di dar loro la possibilità di "conoscere vizi e virtù dell'azienda” non rappresenta la totalità dei lavoratori Atm, a maggior ragione nel momento in cui dall’interno stesso si fanno differenze tra una parte “onesta e produttiva” e un’altra che evidentemente non lo è. Per il Commissario questo clima di tensione non va bene e vanifica il lavoro fatto in questi mesi.

Manna parte dalla mancata richiesta di autorizzazione per organizzare l’assemblea nell’auditorium aziendale, dimenticanza che fa nascere il dubbio che “la stessa parte che si auto incensa quale “onesta e produttiva dell’azienda” mostri antiteticamente che la strada da seguire è piuttosto il non rispetto delle regole e la lesione dei diritti dell’altro, lasciando intendere che chi ne ha già fatto finora abuso può continuare a fare ciò che vuole” scrive Manna.

"nvito rivolto agli amministratori. rso l'ticolar modo i na a chiarire che piutFaisa, Cub perplesso su quello che si sta avviand”Le richieste d’incontro, le procedure di raffreddamento, lo sciopero paventato dai sindacati oggi in assemblea. Tutto avviene proprio nel momento in cui l’Atm si sta scrollando da dosso lentamente, ma senza sosta e soprattutto definitivamente, il vecchiume, le disfunzioni dei mezzi, le abitudini viziate, la possibilità di lasciare inattivi i lavoratori che stanno invece dimostrando, oggi in un clima di correttezza e collaborazione, attaccamento all’azienda e la voglia di cambiare e salvarla; tutto ciò avviene proprio quando gli onesti lavoratori, e cioè fino a prova contraria tutti e non solo una “parte”, come invece fa intendere il volantino di invito all’assemblea, cominciavano a riacquistare fiducia nell’Azienda che li sostiene e che quindi va a sua volta sostenuta”. Il Commissario ritiene dunque strumentali alcuni attacchi che anche in queste ultime settimane sono arrivati per rivendicare soprattutto gli stipendi e qualche notizia in più su quali siano le intenzioni per il futuro dell’Atm. “Parlare oggi di immediatezza di attuazione della ristrutturazione organica del personale e dei servizi, pur se ovviamente condivisa nella innegabile necessità e priorità, dimostra o di non avere assolutamente idea di che cosa sia un’attività di tale tipo, o di continuare a volere fare demagogia che porterebbe solo scompiglio e sfiducia nei confronti di chi ha da subito avviato un’azione conoscitiva e di eliminazione di disservizi derivanti da privilegi ed omissioni”.

Manna spiega che la sua non vuole essere una difesa del proprio operato, ma rinnega ogni attacco strumentale che ritiene essere stato messo in atto da qualcuno che evidentemente non gradisce il cambiamento. “L’azienda va salvata con i fatti, non con le chiacchiere, a risultato dopo un tempo congruo e proporzionale allo scempio che chi ora parla ha contribuito quanto meno col silenzio a creare. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, non è produttivo, anzi è dannoso il cortile di chi oggi si arroga la saggezza di fare “conoscere vizi e virtù” o chissà quali altri segreti a chi invece deve responsabilmente perseguire soltanto la serietà per potere amministrare”.

A questo punto non resta che vedere chi, tra gli amministratori, si presenterà al dibattito pubblico organizzato in Atm.

Non si è però fatta attendere la risposta dei sindacati che ribadiscono l’invito per l'amministrazione ed il Commissario Manna a cogliere l'opportunità di stringere un rapporto di fattivo rispetto e collaborazione tra le parti sfruttando proposte e osservazioni che nascono dal confronto, anche critico ma costruttivo, che proviene dalla base dei lavoratori. “Reputiamo l'assemblea di tutti i dipendenti Atm, indetta da queste sigle sindacali nel pieno rispetto delle regole contrattuali, come un'occasione unica di confronto tra i lavoratori, i sindacati e la nuova direzione aziendale e amministrazione cittadina su temi che riguardano il presente ed il futuro di centinaia di dipendenti e un'azienda di interesse pubblico per la cittadinanza. Diamo atto dei primi segnali di cambiamento posti in essere da azienda e Amministrazione, ma siamo consapevoli che il cammino per il risanamento economico e morale dell'Atm è ancora difficile, incerto e ricco di ostacoli ed inizia da una forte ricerca di legalità a partire dall'interno dell'azienda” scrivono Orsa, Cub, Faisa e Cub.

Gli intenti dunque sembrano essere gli stessi. Anche i sindacati confederali puntano i riflettori sull’azienda speciale. Pronto un progetto per aumentare la produttività, abbattere i costi di gestione e dare un vero servizio di trasporto pubblico dignitoso ai cittadini. Lo presentano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. La verità, caro Manna, è che i lavoratori ti hanno messo spalle al muro, cosa abbastanza facile, visto che le tue uniche referenze sono quelle dell’amicizia con il sindacopermododidire.
    Prepara anche tu le valigie.
    Pazientate fino a Dicembre.

    0
    0
  2. Lei che da mesi snocciola giudizzi da padre eterno e frasi parecchio comunicative come “pazientate fino a Dicembre”, occorre che si informi un pochino, o perlomeno legga il Diritto Amministrativo. Se lo leggesse saprebbe che il 5 Dicembre il Tar non deciderá se far decadere la giunta Accorinti, ma si limiterá a dire se il ricorso è ammissibile e solo in quel caso avvierá l’istruttoria, la cui sentenza potrebbe arrivare si e no fra un anno. Non spariamo in aria senza avere idea di quel che si dice, come “quelli che capiscono sempre tutto ma non ne hanno mai azzeccata una”. E facciamo lavorare questa giunta invece d ignorare e sparare a zero

    0
    0
  3. I messinesi di ATM e i loro sindacati non vogliono saperne di fare AUTOCRITICA, di assumersi la quota parte di responsabilità, insieme alle amministrazioni BUZZANCA e GENOVESE, ai due commissari regionali, prima di luigi CROCE, scientemente voluti da quel sistema di interessi, che abbia avuto vita facile, con burocrati mai presenti in città, nel FALLIMENTO di quella che sia stata un’azienda di trasporto pubblico. La presenza di Felice CALABRO’ sarebbe una IATTURA per ATM, dal fallimento alla fine, a Messina, anche dell’idea di trasporto pubblico urbano. Invitai, negli anni passati,gli autusti e i meccanici di ATM a prendere in mano il loro futuro, dividendo le sorti del TRAM e GOMMATO di interscambio, da tutto il resto, lasciare la gestione delle ZTL a Palazzo Zanca, e per un primo periodo proporre delle convenzioni con i privati per raggiungere i villaggi più lontani. Questa non è una mia proposta, ma di chi ha guardato nelle carte di ATM, credetemi non c’è un’altra strada.

    0
    0
  4. Dai caro Manna ammettilo tu non hai esperienza , non sei un economista , non sei un manager di successo , sei uno dei tanti dirigenti attaccati alla tetta comune di Messina .
    Alla fine tu tra premi e indennità vincerai comunque , l’unico a pagare è il cittadino che sborserà fior di quattrini per farti sperimentare .

    0
    0
  5. George, e smettila !!!

    0
    0
  6. caro Commissario ing Manna,si svegli, le persone a cui ha dato le chiavi dell’Atm non sono all’altezza della situazione; Sa, nella vita si possono fare passi indietro, la Sua scommessa sulla rivalutazione delle persone aziendali, secondo noi La persa.NON SI PERDA DIETRO LORO!!!!!! QUALCOSA DI FONDATO FORSE C’E’, DIETRO LA CONTESTAZIONE DEL SINDACATO, RISPETTO LA CONDUZIONE INTERNA DELL’ATM.COMUNQUE GRAZIE PER LA SUA BUONA VOLONTA’

    0
    0
  7. A me da cittadino rispettoso delle leggi, interessa che, in primis, a Messina ci sia un Sindaco legittimamente eletto, la cui elezione, cioè, sia il risultato di spogli ONESTI E PRECISI, di VERBALI CORRETTI e di CORRISPONDENZA tra le schede consegnate ai seggi e schede prese in carico dal Comune.
    Tutto ciò, in moltissimi seggi, non è avvenuto.
    Penso che sarebbe interesse di TUTTI conoscere, voto per voto, chi merita l’elezione.
    Non è un fatto di simpatia (ho più volte manifestato la mia preferenza personale per Quero), ma di legalità.
    I latini dicevano che la legge può essere dura, indigesta, ma DEVE essere rispettata.
    Lei che fa il spautello non ha capito una cosa: a me interessa che la Magistratura amministrativa accolga il ricorso (per come lo accoglierà) perchè, dopo un mese, dopo un anno, quando sarà, con l’estromissione del sindacopermododidire si ripristinerà la legalità e partiranno le indagini della Magistratura penale.
    Perchè, caro il mio “so tutto”, si può ipotizzare una, due, tre schede in un seggio oggetto di errata interpretazione, non centinaia di schede in molti seggi.
    Tutto questo, caro saputello, si chiama PIANO PREORDINATO, per vincere ILLEGITTIMAMENTE ED ILLEGALMENTE le elezioni.
    Che poi Calabrò (di cui non me importa tanto meno di nulla, politicamente e personalmente)riuscira a governare, questo è un altro discorso, e non solo per le sue capacità o meno personali, ma soprattutto, per il peccato originale di essere espressione di un signore, che, attraverso i suoi parenti prima e quelli acquisiti adesso, ha partecipato allo sfascio di una città ridotta, da tempo, alla disperazione, e da cui mi separano dignità e visione della società.
    Lei chiede di fare lavorare la giunta.
    Guardi che non ha capito nulla.
    Questa giunta non lavora non per volontà altrui, ma per incapacità propria.
    Fin’ora, a parte le delibere di prese d’atto (lei è esperto di diritto amministrativo e quindi non le spiego cosa sono) ha prodotto dieci delibere di indirizzo da sottoporre al voto del Consiglio.
    Di queste 8 (!!!!!) sono stae RITIRATE in autotutela, zeppe, com’erano, di errori e castronerie varie, frutto della fantasia illuminata di gente che non capisce nulla di amministrazione e che si è circondata di gente che ne capisce meno di loro).
    Pazientate fino a Dicembre.

    0
    0
  8. Caro CARMELO, g e o r g e non deve smetterla, anzi invito massicciamente insieme a lui, anche gli ASPETTANDO CALABRO’, a scrivere contro RENATO sindaco, più sono le ovvietà, come quella sulle poche delibere portate in Consiglio, più prenderanno vigore i CINQUANTA mila VOTI DI OPINIONE di messinesi liberi, prima elettori di CENTRODESTRA o di CENTROSINISTRA, che dopo questa benedetta sentenza aspettino di riportarlo in trionfo a Palazzo Zanca. ASPETTANDO a gennaio RENATO sindaco.

    0
    0
  9. Cara zia Maria, non sei più quell’algida e distaccata persona, che dispensava sapienza ed ovvietà a piene mani.
    Per mesi ci hai frantumato xxxxxxxxxxx con i tuoi lunghissimi e noiosissimi post, pieni di copia ed incolla.
    Adesso,invece, sei diventata nervosa, accidiosa, irascibile.
    Ciò che prima ti suscitava ilarità adesso tu causa travasi di bile.
    Non sarà la consapevolezza che il tuo renato sindacopermododidire sta preparando le valigie?
    Capisco che, dopo anni di frustrante lavoro al Comune, avevi trovato l’occasione per rifarti delle umiliazioni subite,ma hai sbagliato cavallo.
    Coraggio, ne troverai altri.
    Pazientate fino a Dicembre.

    0
    0
  10. Forse lei non sa che le delibere non le scrive materialmente la giunta, ma i dirigenti dei singoli dipartimenti. Gli errori contestati via via dal Consiglio Comunale, che hanno portato al respingimento di quasi tutte le delibere si basa su un errore di forma, non di contenuto (quello si che è predisposto dalla Giunta). Mi dirá: cambino i dirigenti, ma saprá ne sono certo che l’errore formale è generalizzato in comune, un trasferimento d’uffivio necessitá di 8 mesi di attesa per burocrazia, concorsi non se ne possono fare e tantomeno si puo rimuovere una decina di funzionari cosi. Detto questo l’amministrazione di adesso sta incontrando difficoltá ma si sta impegnando almeno a rendere piu vivibile questa cittá con pochi strumenti ( autobus da 15 a 45 non mi sembra poco). Oggi l’ass. Ialaqua ha detto che praticamente per il verde urbano in emergenza ci sono solo 4.000 Euro, per farle un esempio, ma almeno qualcosa si sta cercando di fare (e io mi fiderei di un ex presidente di LegaAmbiente) se non amministrativamente, almeno socialmente…e scusi se è poco.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007