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Botti notturni e fuochi d’artificio a Cristo Re, cresce la protesta

Per Capodanno siamo in netto anticipo, Ferragosto è invece già passato e i festeggiamenti per commemorare i Santi nelle parrocchie dei villaggi sono stati aboliti a causa del Covid. Allora, si chiede da tempo un numero sempre più crescente di cittadini, chi è che continua a disturbare la quiete pubblica facendo esplodere botti in tarda serata o nel cuore della notte? Una domanda alla quale, ormai da diversi anni, non si riesce a dare “risposte” adeguate, malgrado sia stata accertata l’origine della fonte rumorosa. C’è la moda, infatti, di festeggiare compleanni, onomastici, lauree, anniversari vari, addii al celibato e… separazioni tra coniugi (nota aggiuntiva del cronista), facendo esplodere giochi pirotecnici che illuminano l’oscurità del cielo cittadino.

Un’abitudine, questa, che, visti soprattutto gli orari in cui i fuochi d’artificio vengono innescati, non può non creare problemi e pericoli di ogni tipo. Primo fra tutti quello di far svegliare di soprassalto molti messinesi che l’indomani mattina devono magari alzarsi presto per andare a lavorare; quindi irresponsabili comportamenti in tema di sicurezza, se è vero che il confezionamento di gran parte del materiale esplodente utilizzato non risponde alle vigenti normative. I botti risultano pertanto insidiosi sia per chi li utilizza, sia per l’ambiente, dato che, una volta terminata la “carica” di polveri, i resti bruciacchiati vengono abbandonati per strada e persino su importanti monumenti.

I fuochi d’artificio a Cristo Re

E’ il caso, ad esempio, del Sacrario di Cristo Re, dal cui piazzale, un autentico invidiabile balcone su Messina, le scintille risultano ben visibili da lontano prima di estinguersi. Ci auguriamo che, in caso di errore, il fuoco non raggiunga la sottostante scarpata, divenuta una discarica in cui vengono lanciati rifiuti, cartacce, lattine o bottiglie consumate proprio durante i festeggiamenti con “allegati” assembramenti di giovani incoscienti.

Appello alle forze dell’ordine

Le segnalazioni, anche al nostro numero WhatsApp 3668726275, crescono di giorno in giorno e provengono sia dal centro urbano che dai rioni della cintura periferica peloritana. Da queste pagine non possiamo che lanciare un appello a tutte le Forze dell’Ordine, affinchè, in particolare durante le ore notturne, le pattuglie che controllano il territorio agiscano tempestivamente, in caso di telefonate ai centralini delle rispettive Sale operative, per evitare una vergognosa consuetudine che ha trasformato la nostra “città nobile” in un baraccone da circo.

Cesare Giorgianni