Brutta figura del Messina contro la Juve Stabia, la capolista cala il poker

Brutta figura del Messina contro la Juve Stabia, la capolista cala il poker

Simone Milioti

Brutta figura del Messina contro la Juve Stabia, la capolista cala il poker

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sabato 30 Marzo 2024 - 18:14

Gara già finita nel primo tempo: i biancoscudati perdono Ortisi e Lia per infortunio e subiscono tre reti

CASTELLAMMARE DI STABIA – Il Messina subisce la sconfitta più pesante, ma giusta, del suo campionato contro la Juve Stabia. Nella 34ª giornata di campionato i biancoscudati per la tredicesima volta in stagione non ottengono punti, la sesta lontano da casa. Allo stadio “Romeo Menti”, già agghindato a festa con i campani che ormai fanno il count down alla matematica promozione in Serie B, hanno 11 punti di vantaggio sulla seconda con 12 potenziali che restano. Prestazione non certamente da ricordare per la squadra di Modica che ha evidenziato grandi lacune difensive ma ha trovato modo di reagire andando a segno con Luciani nella ripresa.

L’allenatore risolve i dubbi di formazione schierando centrale Polito e non Pacciardi e a centrocampo, ad affiancare Franco quest’oggi capitano, ci va un po’ a sorpresa Scafetta, ma è una scelta obbligata anche per fare minutaggio visto che a destra c’è Lia e non Salvo dal primo minuto. Purtroppo dopo neanche dieci minuti il Messina perde per infortunio Ortisi e qualche minuto dopo anche Lia, operando già due cambi. Si gioca poco nella metà campo della Juve Stabia e superata la mezz’ora i padroni di casa sbloccano la gara con la rete di Romeo, poi tocca ai due bomber Candellone e l’ex Adorante arrotondare sul 3-0 dopo la prima metà gara.

Nella ripresa Modica cambia modulo ed esaurisce i cambi già all’intervallo ma in campo cambia poco e la Juve Stabia trova addirittura la quarta rete nei primi minuti, solo in seguito arriva la rete del Messina con Luciani, la terza per lui in maglia biancoscudata. Un palo in fuorigioco per i locali e un contropiede sprecato in quattro contro uno per gli ospiti sono le azioni più importanti nel finale di gara.

La classifica del girone C vede il Messina restare a quota 41 e deve tornare a guardarsi alle spalle perché occupa al momento la 13ª posizione, con il Potenza che deve completare la sua partita contro il Crotone e potrebbe sopravanzarla. In vista della prossima sfida, in cui i peloritani dovranno reagire per archiviare il discorso salvezza, contro il Monterosi Tuscia peseranno le assenze per squalifica maturate quest’oggi da Polito ed Emmausso.

Primo tempo

Dal calcio d’inizio subito offensivo il Messina che arriva al cross dalla destra con Scafetta dopo soli quattordici secondi, Thiam in uscita bassa fa buona guardia. Dopo diversi minuti di studio all’ottavo di gioco arriva la prima conclusione della partita, che termina lontano dallo specchio, della Juve Stabia, Fumagalli guarda terminare sul fondo il tiro di Mosti. Non si arriva neanche a dieci minuti e sulla prima imbucata ospite Polito si fa ammonire ed era diffidato, mentre Ortisi lascia il campo a Salvo per un problema alla spalla. Al 13′ si distende la capolista con Leone che serve largo Romeo, sbaglia l’uscita il difensore messinese ma poi il Messina si salva in angolo. Sfumata l’occasione Fumagalli viene già redarguito dall’arbitro a non perdere tempo nel rimettere il pallone in gioco.

Al 16′ ancora problemi sulla fascia destra del Messina con una bella triangolazione tra Romeo e Mosti con il primo che arriva al tiro dal limite dell’area piccola, attento nell’occasione Fumagalli che però subisce un colpo. Dopo qualche minuto altro scontro che coinvolge Fumagalli, il portiere in uscita fuori dalla sua area anticipa Adorante, poi lo scontro con Polito che inseguiva l’attaccante ex Messina. A fare gioco in questa fase è la Juve Stabia e il gioco si ferma al 28′ quando Lia si fa male e verrà sostituito poco dopo da Zona con la difesa che cambia volto per la terza volta in meno di mezz’ora.

Al 35′ si sblocca la sfida, cross dalla trequarti di Andreoni, Romeo completamente solo può saltare indisturbato in area piccola battendo un incolpevole Fumagalli. Si fa ammonire Emmausso che, come Polito poco prima, era diffidato. Messina in confusione totale e al 39′ il raddoppio dei padroni di casa che sfondano sulla fascia destra del Messina, la palla messa al centro non viene spazzata via, Candellone è il più rapido di tutti ad arrivarci per primo e mettere in rete. È Emmausso a provare con una punizione da posizione non favorevole a tentare la reazione ospite al 42′, ma termina senza problemi tra le braccia di Thiam, si tratta del primo tiro in porta della squadra di mister Modica.

Saranno cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro al termine del primo tempo, al secondo di questi va in gol Andrea Adorante che su imbucata di Mosti si ritrova tutto solo davanti a Fumagalli e lo trafigge senza pietà.

Secondo tempo

Nella ripresa il Messina utilizza subito i tre cambi a disposizione, fuori Plescia, Emmausso e Rosafio dentro Ragusa, Luciani e Giunta e si passa al 4-3-3. Alla prima azione del secondo tempo però subito lancio lungo per Adorante che scappa alle spalle della linea difensiva e prova a sorprendere con un pallonetto Fumagalli che stava uscendo, la sfera termina sul fondo. L’occasione arriva qualche minuto dopo quando al 51′ Adorante cala il poker della Juve Stabia e la sua personale doppietta in partita, non esulta il calciatore che si ritrova palla in area piccola da spingere in porta, ancora disattenta e superficiale la difesa messinese. Arriva finalmente la reazione del Messina che al 57′ dopo uno schema elaborato su punizione tra Franco e Giunta mette palla al centro, Zunno conclude in porta ma sulla linea devia in porta Luciani che segna il terzo gol del suo campionato.

Superata l’ora di gioco va vicino al quinto gol la Juve Stabia con Romeo che si inserisce e colpisce il palo, ma il guardalinee aveva segnalato fuorigioco. Ancora occasione per i locali, altra imbucata sponda di petto in area di Adorante per Candellone che colpisce col mancino e Fumagalli coraggiosamente devia in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina il Messina riparte in contropiede, quattro contro uno, ma la conclusione da fuori area viene respinta da Thiam e al 70′ sul pallone vagante Zunno si fa murare da un difensore, rientrato, in scivolata. A questo punto arrivano i primi cambi da parte di mister Pagliuca: fuori Candellona e Pierobon, dentro Piscopo e Meli.

Al 74′ si rinnova il duello degli attaccanti della Juve Stabia con Fumagalli, cross dalla destra, schiaccia di testa Adorante, che per l’ennesima volta arriva prima dei difensori peloritani, e il portiere del Messina con un bel gesto atletico alza la palla sopra la traversa concedendo solo angolo. Nel finale le due squadre abbassano i ritmi e non ci sono altre occasioni da segnalare. Concessi tre minuti di recupero dall’arbitro per compensare i cambi visto che non si è perso molto tempo oltre le sostituzioni nella ripresa, le due squadre attendono solo il triplice fischio che arriverà senza che il risultato cambi.

Juve Stabia – Acr Messina 4-1

Juve Stabia (4-3-1-2): Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, Mignanelli; Pierobon (dal 72′ Meli), Leone (dal 79′ Gerbo), Romeo (dal 90′ La Rosa); Mosti (dal 79′ Piovanello); Adorante, Candellone (dal 72′ Piscopo).
In panchina: Esposito, Signorini, Baldi, D’Amore, Folino, Picardi, Stanga, Garau, Erradi, Guarracino, Marranzino.
Allenatore: Guido Pagliuca.

Acr Messina (4-2-3-1): E Fumagalli; Lia (dal 29′ Zona), Polito, Dumbravanu, Ortisi (dal 10′ Salvo); Franco, Scafetta; Rosafio (dal 46′ Luciani), Emmausso (dal 46′ Ragusa), Zunno; Plescia (dal 46′ Giunta).
In panchina: Piana, J Fumagalli, Pacciardi, Firenze, Cavallo, Signorile. 
Allenatore: Giacomo Modica.

Marcatori: Romeo 35′ (J), Candellone 39′ (J), Adorante 45+2′ (J) e 51′, Luciani 57′ (M).
Ammoniti: Polito 9′ (M, era diffidato), Candellone 37′ (J), Emmausso 39′ (M, era diffidato), Zunno 62′ (M).
Calci d’angolo: 5-4. Recupero: 5’ + 3’.

Arbitro: Mattia Caldera di Como. 
Assistenti: Alessandro Parisi di Bari & Marco Matteo Barberis di Collegno. 
Quarto ufficiale: Antonio Spera di Barletta.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook dell’Acr Messina

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