L'annuncio nel corso dell'inaugurazione dell'anno sociale del Comitato italiano di reinserimento sociale
"Abbiamo definito la riprogrammazione dei fondi Pon Metro nella quale abbiamo previsto le somme per procedere all’acquisto dell'immobile. Ora si tratta di discutere con il proprietario e formalizzare l’acquisto per conto del Comune che lo darà in uso gratuito al Cirs, certi di un investimento nel segno della solidarietà e del volontariato”. L'annuncio del sindaco Cateno De Luca arriva nel giorno dell'inaugurazione del nuovo anno sociale del Comitato italiano di reinserimento sociale.
L’Ipab, proprietaria dell’immobile, ha deciso di vendere e ad acquistare sarà quindi il Comune.
Presenti gli assessori Massimo Minutoli e Alessandra Calafiore; il Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, Mons. Cesare Di Pietro, che ha tenuto una messa di buon auspicio per le sorti dell’ente, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Vincenzo Ciraolo, che hanno devoluto una somma a sostegno dell’acquisto dell’edificio, il Sindaco Cateno De Luca che ha assicurato sarà concesso l’uso gratuito dell’immobile al Cirs.
Il Comitato italiano di reinserimento sociale, nasce a Messina nel 1958, come ente a favore del recupero delle donne, curando il loro reinserimento nella società tramite lo studio, il lavoro, la piena autonomia morale e materiale. Offrendo un servizio di assistenza e protezione sociale, oltre che di prevenzione, con particolare riferimento al campo delle devianze psico-sociali ed altre emarginazioni. Le funzioni dell’ente sono assistenziali, educative ed istruttive.
La presidente, Maria Celeste Celi, – che da quest’anno ricoprirà anche la carica di presidente nazionale – ricorda che la madre ha dedicato la sua esistenza al servizio dell’ente e che insieme alla dott.ssa Basile 60 anni fa giravano con un pulmino per raccogliere le ragazze in strada. Al momento l’ente sta cercando di perfezionare l’acquisto dello stabile, per questo è stata avanzata una raccolta fondi affinchè il Cirs possa portare avanti la sua opera di ospitalità, stabilità e continuità e per salvaguardare lo scopo sociale dalla speculazione edilizia. "Il servizio che garantiamo è salvavita, che previene il femminicidio, che evita l’abbandono dei neonati per le strade, nonché la dispersione di tanti giovani privati dei punti di riferimento. Ciò che rende liberi è l’autonomia, l’autostima e non l’assistenza e questo è il principio che mettiamo in pratica. I nostri progetti di reinserimento sociale prevedono il servizio catering, e due novità comprendenti il settore sartoria ed il settore teatro”.
L’obiettivo che si prefigge la presidente è proprio quello di rendere alla città un servizio sociale di accoglienza, di solidarietà, di crescita individuale e collettiva. A testimonianza dell’ottimo lavoro svolto in tutti questi anni, ci sono i ringraziamenti che provengono da un ragazzo che ha voluto fare una dedica nella sua tesi di laurea, nella quale esprime la sua profonda gratitudine alla presidente ed a tutti i collaboratori per avergli donato il sostegno di cui aveva bisogno. La struttura – Casa famiglia, la Glicine – è diretta da Patrizia Raciti, coadiuvata da Mirella Miroddi (assistente sociale) e da Elga Coppolino (psicologa).
Mons. Cesare Di Pietro, tiene a precisare l’utilità sociale di prevenzione svolta dall’ente: "Ragazzi che potrebbero restare vittime delle strade di perdizione, qui vengono salvati, salvaguardati e promosse le loro risorse e potenzialità atte a raggiungere la realizzazione personale nonchè di servizio al bene comune, attraverso la valorizzazione dei talenti di ciascuno. In questa casa, ho visto un ordine, una disciplina, affettuosità come vita di una grande famiglia, che si respira e si sperimenta nelle relazioni. La vita umana è un prodigio merita di essere vissuta, ha una sacralità, portata alla nascita ed accompagnata alla crescita umana, spirituale, morale, ed allora qui dobbiamo impegnarci per garantire un porto sicuro che orienti la crescita piena della persona. Fortuna questa, che dovrebbe essere un diritto, una possibilità, una pari opportunità concreta per tutte e tutti”.
E’ aperta la campagna per raccogliere e tesserare nuovi volontari. Per la raccolta fondi sarà possibile dare il proprio contributo:
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Venerdi 12 a Piazza Cairoli, in occasione dello show coking (manifestazione, promossa ed organizzata da Confesercenti Messina in partnership con il Comune di Messina e con il patrocinio della Città Metropolitana di Messina e della Camera di commercio) con gli chef Ambra Gigante, Seby Sorbello e Giovanni Lillo. Per info e prenotazioni: tel. 090.40820 cirsonlusme@virgilio.it.
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Sabato 20, concerto Glorius al Circolo Thàlatta
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Mercoledì 24, allo 090 con eventi musicali
Oppure:
https://donazioni.cirsme.it/
Il codice fiscale del Cirs è C.F 97032710838.
Codice IBAN: IT68Z0200816511000300258929. Per donare ad #1CASAPERILCIRS: Iban IT23E0200816511000103548629