TFR: Scegliere adesso ma non per sempre !

TFR: Scegliere adesso ma non per sempre !

Redazione

TFR: Scegliere adesso ma non per sempre !

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lunedì 04 Giugno 2007 - 15:18

La scelta sulla destinazione del TFR ( la liquidazione) è diventata negli ultimi mesi un vero e proprio dilemma per i lavoratori del settore privato ovvero coloro che entro il 30 giugno 2007 dovranno decidere se lasciare il TFR in azienda o trasferirlo alla previdenza complementare.Chiariamo subito che non “tifo- né per l’una né per l’altra soluzione poiché ogni lavoratore ha una specifica posizione previdenziale che và valutata nella sua individualità anche se credo nell’importanza di costruire una pensione integrativa alimentata non solo dal TFR ma anche da ulteriori contributi propri e del datore di lavoro.

E’ certo che chi andrà in pensione nei prossimi decenni, avrà una pensione decisamente inferiore alle ultime retribuzioni percepite è poiché la vita media è fortunatamente destinata ad allungarsi , non basteranno i nostri risparmi messi da parte , ma occorrerà disporre di rendite adeguate.L’Italia invecchia , più precisamente la popolazione italiana è la più vecchia del mondo ,dopo il Giappone, con percentuali elevate di popolazione con più di 60 anni e ridotte percentuali di persone con meno di 15 anni.La speranza di vita a 60 anni è di 21 anni per gli uomini e di 25 per le donne.Oltre ai fattori demografici di enorme importanza nella discussione su cosa è meglio fare si intrecciano argomenti normativi fiscali e finanziari di una certa complessità ma, provando a semplificare, diciamo subito che la norma prevede che coloro che non esprimono la propria scelta entro il 30 giugno 2007 ( meccanismo del silenzio-assenso) vengono considerati come se avessero scelto di trasferire il TFR e tale scelta non è più revocabile.Diversamente la scelta di lasciare il TFR in azienda ,ovvero così com’è è sempre revocabile.A mio giudizio una scelta così importante non deve essere fatta in modo forzato , bensì in maniera ragionata e consapevole.Credo sia preferibile decidere di lasciare il TFR in azienda al momento e rimandare dunque la decisione, per avere quella corretta informazione che auspico venga fornita ai lavoratori in primis dal legislatore che ovviamente è, a mio giudizio, “ latitante- nel non considerare le difficoltà oggettive da parte dei lavoratori nel “ digerire- una normativa molto complessa che anche gli addetti ai lavori,a volte, stentano a comprendere.Ci vuole pìù tempo , ed è questo che essenzialmente voglio ribadire , più tempo per non rischiare di fare una scelta senza la necessaria consapevolezza (come avviene spesso nel campo finanziario) demandando la decisione a “ consulenti- o “specialisti- troppo interessati o poco preparati.Tale scelta dovrà servire nel futuro a sostenere il nostro reddito o meglio la nostra “incapacità- di produrre reddito.

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