L’Acr attende notizie dal Consiglio Federale. Oggi la decisione sulla riapertura dei termini per il ripescaggio

L’Acr attende notizie dal Consiglio Federale. Oggi la decisione sulla riapertura dei termini per il ripescaggio

L’Acr attende notizie dal Consiglio Federale. Oggi la decisione sulla riapertura dei termini per il ripescaggio

mercoledì 04 Agosto 2010 - 09:55

Le speranze sembrano ridotte al minimo, ma Capuano e tutto l’entourage ci credono ancora. Cosa succederà se dovesse essere ancora serie D? Intanto la squadra ha pareggiato con il Matera nel terzo test stagionale

Per l’Acr Messina è il giorno X. Oggi infatti, dalle ore 13, a Roma si riunirà il Consiglio federale nel corso del quale si deciderà l’eventuale riapertura dei termini per la presentazione delle domande utili ad ottenere il ripescaggio in Seconda Divisione. L’ultima speranza per il club peloritano, che nel mese di luglio ha perso il treno non presentando alcun incartamento ufficialmente per la mancanza dell’accordo con il Comune per la concessione, attraverso convenzione, dello stadio San Filippo. Una vicenda che porta con sé ancora parecchi dubbi sulla effettiva realtà dei fatti, così come ancora ambiguo risulta essere l’atteggiamento del presidente Arturo Di Mascio, che nelle ore successive alla chiusura dei termini aveva annunciato la volontà di cedere salvo poi ripensarci quasi immediatamente. Per non parlare poi di tutto il contorno, le accuse dell’ex presidente Alfredo Di Lullo e l’addio del Ds Daniele Muscariello, arrivato ufficialmente per motivi personali.

Oggi sembra di essere arrivati ad un bivio. La Lega ha già fatto intendere che preferirebbe non riaprire i termini, puntando su tre gironi da 16/17 squadre, in vista della rivoluzione organizzativa che dovrebbe avvenire in previsione del campionato 2011/2012. L’unica speranza è legata al presidente della Federazione, Giancarlo Abete, forse più propenso ad un’apertura ai “ritardatari”, magari una deroga ad hoc solo per alcune squadre che danno delle garanzie e rappresentano territori importanti, come Messina. Forse solo una speranza, minima. Capuano e tutto l’entourage ci sperano ancora, anche se l’appello di ieri rivolto alla politica, e nello specifico al sottosegretario di Stato messinese Rocco Crimi, ha più il sapore della “carta della disperazione”.

La squadra intanto ieri ha affrontato il Matera, una delle formazioni che si appresta ad ottenere il ripescaggio tra i professionisti, al pari di formazioni importanti come Avellino e Trapani. Il match è terminato 1-1, per i giallorossi vantaggio nel primo tempo siglato da Schiavone, per la compagine bianco azzura pareggio nella ripresa realizzato da Ancora. «La squadra è in crescita – ha dichiarato il tecnico Capuano -, adesso non ci resta che aspettare le decisioni del Consiglio Federale. Dalle notizie che ci giungono da Roma non è così scontato, come si dice, che la Federazione non riapra i termini per i ripescaggi».

Il nodo sarà sciolto a breve, presumibilmente nel pomeriggio. Da quanto emergerà dalla Capitale potrebbero decisamente cambiare anche gli scenari futuri prossimi. Diversi calciatori “aggregati” sono pronti ad abbandonare la barca. Resterà Capuano? Resterà Ciccarone? E soprattutto Di Mascio, dopo l’ennesimo fallimento, continuerà ad andare avanti? I tifosi sembrano aver terminato le scorte di fiducia ed è molto probabile che decidano di non seguire la squadra in segno di protesta fino a quando il sodalizio campano non deciderà di lasciare la città. La linea seguita già lo scorso anno da qualche gruppo organizzato e da tanti “semplici” sportivi. Tutte considerazioni, comunque, sulle quali si potrà cominciare a ragionare tra qualche ora. Quando si saprà se l’Acr sarà nuovamente “condannato” dai propri errori (insieme a quelli di Palazzo Zanca?) a disputare il campionato di serie D.

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