L’Acr convoca una conferenza per sabato. La volta buona per il nuovo organigramma societario?

L’Acr convoca una conferenza per sabato. La volta buona per il nuovo organigramma societario?

L’Acr convoca una conferenza per sabato. La volta buona per il nuovo organigramma societario?

mercoledì 23 Giugno 2010 - 14:39

L’importante è che sia uno staff competitivo in grado di porre le basi per una struttura organizzata, evitando le cattive figure dello scorso anno. Intanto in città è aperto il dibattito tra i tifosi sulla squadra da sostenere

Probabilmente stimolata dalla spinta propositiva della Città di Messina, realtà appena nata dal Camaro, l’Acr Messina prova a dare un’accelerata in vista della prossima stagione convocando una conferenza stampa per sabato prossimo alle ore 12. Nel comunicato apparso sul sito ufficiale non è specificato alcun dettaglio circa gli argomenti che verranno trattati, ma è chiaro che dall’appuntamento con la stampa dovrebbero emergere i nomi dei primi componenti chiamati a comporre l’organigramma societario e tecnico.

Resta un imponente punto interrogativo sul nome di Nicola Pannone, allettato da offerte provenienti da categorie superiori e ancora indeciso se accettare o meno la proposta del patron Arturo Di Mascio. La pista alternativa porta all’ex presidente del Pomezia, Giovanni Santodonato, che sembra avere trovato l’accordo con il club peloritano pur senza definire il ruolo che andrà a ricoprire. Certi del posto anche il Ds, Daniele Muscariello e l’ex allenatore Eugenio Labonia, che hanno da poco terminato gli stages per la valutazione di alcuni under da inserire in organico. Atteso il nome dell’allenatore, non è escluso che alla ripresa degli allenamenti e in vista del ritiro possa essere ancora il tecnico calabrese a guidare inizialmente la squadra. La mancata definizione in tempi celeri dello staff societario non ha certo aumentato l’entusiasmo intorno alla squadra che lo scorso anno è riuscita ad ottenere la permanenza in quinta serie in extremis.

Come detto il progetto di rinascita del calcio promosso dalla cordata locale che ha rilevato la maggioranza del Camaro di Chiofalo, pone oggi un’alternativa per quanti non si ritengono rappresentati dignitosamente dal duo Di Lullo-Di Mascio. Nella tifoseria il dibattito è aperto tra coloro che non vedono altra strada se non quella di seguire l’Acr, ritenuta ancora l’unica vera squadra della città, e coloro che guardano con interesse ed entusiasmo a questa nuova creatura, che mira a riportare il calcio cittadino tra i professionisti basando la propria azione sulla professionalità, sul settore giovanile, sulla trasparenza e soprattutto sulla messinesità. Che chi giura: “Acr o morte”, perché pur valutando come positiva l’iniziativa locale e non apprezzando l’operato dell’attuale proprietà, non crede che “riversare” il proprio sostegno su un altro club sia la cosa giusta da fare. Dall’altra parte diversi sostengono che si possa ripartire solo dalla serietà e da un progetto definito, lanciato da messinesi che hanno a cuore le sorti della città. (foto Diego Buda)

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