Il general manager dell'Ente Fiera e sponsor del Camaro vorrebbe rilevare la società per 400mila euro. Alla finestra Bonina e De Domenico. Ma Di Lullo e Di Mascio non sarebbero intenzionati a vendere
Mentre il direttore generale dell’Acr Messina Andrea Pecorelli e il neo allenatore Pietro Infantino sono al lavoro per allestire, con forte ritardo, l’organico col quale iniziare la stagione agonistica, qualcosa ancora si muove a livello societario. Come è ormai noto Pier Carlo Barberis, direttore generale di uno degli sponsor del Camaro, l’Acacia Edizioni, nonché general manager dell’Ente Fiera, nel fine settimana ha presentato ad Alfredo Di Lullo (nella foto) e ad Arturo Di Mascio (chi dei due sia il vero patron dell’Acr non si è ancora capito) un’offerta irrevocabile di 400mila euro per rilevare l’intero pacchetto societario. Offerta che, sulle prime, Di Mascio avrebbe rifiutato telefonicamente, ma in teoria ci sarebbe ancora tempo per ripensarci. L’offerta, infatti, ha una scadenza, prevista per domani.
Nel dettaglio Barberis mette sul piatto 200mila euro subito e altri 200mila in due rate successive. Un’offerta ritenuta congrua dal general manager della Fiera, in quanto la cifra spesa finora dalla proprietà dell’Acr, che all’asta fallimentare si aggiudicò il titolo per 210mila euro, non supererebbe affatto quella proposta. Dallo staff di Di Lullo, Di Mascio e soci nessuna conferma sul rifiuto, a questo punto bisognerà aspettare domani. Alla finestra ci sono anche Immacolato Bonina e Pasquale De Domenico, che in caso di eventuale passaggio di mano sarebbero pronti a sponsorizzare il nuovo progetto.
(foto Dino Sturiale)