Acr Messina. Pagati i 6.500 euro dei canoni arretrati, la concessione del San Filippo è più vicina

Acr Messina. Pagati i 6.500 euro dei canoni arretrati, la concessione del San Filippo è più vicina

Acr Messina. Pagati i 6.500 euro dei canoni arretrati, la concessione del San Filippo è più vicina

martedì 16 Giugno 2009 - 22:27

Adesso da sciogliere resta il nodo dei debiti sportivi. Intanto il Sottosegretario allo Sport Rocco Crimi esprime rammarico per la totale impossibilità di potere richiedere il ripescaggio in Lega Pro

Arrivano finalmente notizie positive sul fronte Acr Messina. Sembra infatti si stia per bloccare la vicenda relativa alla concessione dello stadio San Filippo, necessaria per la disputa delle gare interne della squadra giallorossa nella prossima stagione. La società di Alfredo Di Lullo, nella mattina di ieri, ha versato i 6.500 euro dovuti al Comune di Messina per i canoni d’affitto degli ultimi mesi dello scorso campionato. Il prossimo passo dunque, dovrebbe essere la sottoscrizione di una concessione annuale irrevocabile per il San Filippo, ma prima di ciò, le parti dovranno trovare presumibilmente un accordo, superando quei dubbi che l’Acr ha manifestato sulla clausola relativa agli eventi che il Comune potrebbe organizzare al San Filippo. Pur se da Palazzo Zanca hanno garantito che sarebbero pienamente compatibili con gli incontri di calcio.

Messo a posto un tassello, si muove qualcosa pure dal punto di vista “politico”, anche a seguito delle richieste di intervento lanciate dal patron Alfredo Di Lullo nel corso dell’ultima conferenza stampa. Dopo la volontà manifestata dal sindaco Giuseppe Buzzanca di appoggiare il progetto Acr, per quanto nelle sue potenzialità, ma solo successivamente all’aver preso visione del piano industriale (“non possiamo firmare cambiali in bianco a nessuno”), sono arrivate ieri sera le dichiarazioni del sottosegretario allo Sport Rocco Crimi, presente al conferimento della laurea honoris causa agli atleti messinesi Valerio Vermiglio e Silvia Bosurgi, tenutosi alla cittadella universitaria dell’Annunziata. L’ex parlamentare ha espresso rammarico per la totale esclusione del Messina dalle graduatorie per i ripescaggi tra i professionisti, susseguente all’ufficializzazione del nuovo regolamento della Federazione in materia. Inoltre, Crimi, ha invitato i politici locali e la deputazione nazionale ad unirsi e farsi sentire sulla vicenda, affermando anche che il suo ufficio vigilerà sulla questione. Nella speranza che l’Acr, si comporti da società “equilibrata” e sviluppi un progetto “serio”.

Dalle parole però bisogna passare i fatti. Un fatto importante da risolvere ad esempio è quello legato al saldo dei debiti sportivi, per mesi vera croce sul bando di gara per la vendita del ramo sportivo d’azienda dell’Fc Messina. Il curatore Domenico Cataldo ha risposto alle sollecitazioni della proprietà, che richiede l’attestazione del pagamento totale dei debiti che la nuova società ha ereditato da quella dei Franza. Incartamento propedeutico alla domanda di iscrizione da presentare in Federazione. L’avvocato ha rivelato che solo venerdì 26 riuscirà ad avere la certezza di potere integralmente coprire i debiti sportivi. Ma per l’Acr è troppo tardi. Nel caso in cui infatti Cataldo non riuscirà a saldare i debiti con con l’attivo in cassa e con quello in via di realizzazione, Di Lullo dovrà sottoscrivere una fideiussione bancaria a garanzia della somma ancora non coperta nel giro di qualche giorno.

Nonostante il raggio di sole dunque, il sereno è ancora lontano.

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