Acr Messina. Passa il tempo, la D è sempre a rischio

Acr Messina. Passa il tempo, la D è sempre a rischio

Acr Messina. Passa il tempo, la D è sempre a rischio

lunedì 15 Giugno 2009 - 22:13

Non sembra risolversi lo scontro tra il Comune e la società del patron Di Lullo sugli stadi. Mentre si attende anche il documento attestante il saldo dei debiti sportivi da parte del Curatore fallimentare Domenico Cataldo. Siamo a giugno, ma l'estate sembra già essere calda per i colori giallorossi

Passano i giorni mentre si attendono buone nuove per ciò che concerne l’Acr Messina. Nonostante le rassicurazioni di questi giorni arrivate dal sindaco Giuseppe Buzzanca e dal curatore fallimentare Domenico Cataldo, la situazione sembra ancora lontana da una soluzione definitiva che garantisca l’iscrizione al prossimo campionato di serie D. I toni allarmistici del patron Alfredo Di Lullo e dei suoi compagni di avventura hanno fatto capire che la situazione è più grave del previsto, arrivando perfino ad affermare che se la loro presenza non è gradita sono pronti anche a cedere la società. Forse solo una provocazione, che però fa capire quanto l’aria sia tesa tra i protagonisti di questa vicenda. I rapporti con il primo cittadino, lo si è capito quasi da subito, non sembrano essere proprio idilliaci. E anche se Buzzanca avrebbe garantito in una fase il suo appoggio per un’eventuale domande di ripescaggio, i nodi sono venuti al pettine al momento di discutere degli stadi o per meglio dire della concessione degli impianti. Da una parte Palazzo Zanca chiede il pagamento dei seimila e cinquecento euro necessari per saldare i canoni arretrati del San Filippo e del Celeste. Dall’altra, l’Acr, sostiene di avere a sua volta crediti nei confronti del Comune per circa diecimila euro. La questione è legata all’iscrizione al prossimo campionato perché, per presentare la domanda, bisogna obbligatoriamente avere una concessione per la disputa delle partite. Dal Comune sembra esserci la disponibilità, ma vincolata al punto al saldo dei pagamenti arretrati. Da qui il primo “blocco”.

Il secondo invece nasce dall’attestazione da parte del Curatore fallimentare Domenico Cataldo, del totale saldo dei debiti sportivi pregressi e riferiti all’attività dell’Fc Messina. L’avvocato ha ribadito che la cifra complessiva verrà coperta con l’attivo in cassa e con quello in via di realizzazione, tenendo fede dunque a quanto riportato nel bando di vendita del ramo sportivo d’azienda, aggiudicato dall’Acr Messina lo scorso 23 marzo. Nonostante ciò, Di Lullo teme che tale documentazione possa arrivare in Federazione in tempi tali da non poter eventualmente modificarne i contenuti in caso di non perfetta idoneità dell’attestazione.

Come detto però, il tempo stringe, siamo alla metà del mese ed entro la fine di giugno la situazione avrà un suo epilogo, mentre impazzano le voci su eventuali alternative per non perdere il calcio a Messina. Situazioni che i tifosi, soprattutto i club organizzati, al momento allontanano categoricamente.

Intanto, in attesa della conferenza di venerdì mattina, il Camaro Messina continua a lavorare sulla rosa che il prossimo anno disputerà presumibilmente l’Eccellenza. Oggi è il turno di Giannicola Giunta, portiere che fa il suo ritorno a casa avendo già vestito la maglia del Camaro, oltre a quelle di Peloro e Milazzo. Giunta è reduce da una stagione poco felice da allenatore-calciatore a Villafranca, culminata con la retrocessione tramite i playout. Un giocatore di esperienza che sicuramente potrà dare il suo contributo. L’estremo difensore si va ad aggiungere ai riconfermati Cataldi, Pulejo, Casella, Cammaroto, Gugliotta, Cannavò e Cucinotta. Segno che comunque la linea è sempre la stessa.

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